Alibaba 20 anni dopo: come funziona l'ecosistema del retail che si quota a Hong Kong

EconomyUp ECONOMIA

Si tratta del più alto tasso di oversubscription per una quotazione di queste proporzioni a Hong Kong da oltre quattro anni.

Hong Kong è infatti bloccata da mesi dalle proteste a favore della democrazia che hanno causato la recessione dell’economia locale.

Il 26 novembre il gruppo cinese Alibaba, un ecommerce che ora spazia dai pagamenti alla sanità, debutta con una quotazione secondaria a Hong Kong dopo l’IPO del 2014 a Wall Street, la più grande della storia. (EconomyUp)

Ne parlano anche altri giornali

In corrispondenza del prezzo di collocamento di 176 dollari di Hong Kong, l'Ipo di Alibaba permetterebbe al gigante cinese dell'e-commerce di raccogliere $12,9 miliardi - in caso di esercizio delle opzioni greenshoe. (Finanza.com)

Alibaba punta a raccogliere quasi 13 miliardi di dollari dalla quotazione secondaria a Hong Kong. Il colosso dell’e-commerce, con la più grande Ipo in un decennio alla Borsa dell’ex colonia, ha reso noto che collocherà 500 milioni di azioni al prezzo unitario di 176 dollari di Hong Kong, sotto quota 188 indicata la scorsa settimana. (Lettera43)

Il colosso dell’e-commerce è praticamente pronto a sbarcare sul listino di Hong Kong, avendo fissato il prezzo di collocamento delle azioni rivolto ad investitori istituzionale. (Investire Oggi)

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Il gruppo fondato da Jack Ma vent'anni fa, amministrato dal suo successore, il ceo Daniel Zhang, oggi conta in Cina un miliardo di clienti, ha scelto di quotarsi a Hong Kong nonostante i problemi politici che stanno scuotendo l'ex colonia britannica da otto mesi, spinto dal capo dell'esecutivo di Hong Kong, Carrie Lam, e soprattutto da Pechino che vorrebbe vedere più colossi cinesi quotati a Hong Kong piuttosto che a Wall Street. (Italia Oggi)

Resta però da chiedersi se questa capacità di tenuta sarà conservata anche in caso di rottura dei negoziati fra Washington e Pechino. Ignorando del tutto i disordini a Hong Kong, con gli studenti ancora asserragliati nelle università, gli investitori istituzionali non hanno perso tempo ieri per accaparrarsi i titoli in offerta della rivale cinese di Amazon. (ilGiornale.it)