"Bisogna mettere da parte Astrazeneca"

il Resto del Carlino ECONOMIA

Il cambio di antidoto, deciso dal governo per chi ha meno di 60 anni e ha fatto la prima dose di Astrazeneca, sta provocando disagi e dubbi.

Anche perché non sono pochi quelli che dovranno fare la seconda dose con il vaccino di Pfizer o Moderna, dopo aver ricevuto la prima dose di Astrazeneca.

Grossi è convinto che, a questo punto, "bisognerebbe forse avere il coraggio di mettere da parte Astrazeneca e lasciarlo in standby, se ci sono dosi sufficienti di Pfizer o di Moderna"

(il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Gli studi clinici garantiscono una sicurezza molto elevata, e anche per la sicurezza a lungo termine, eventuali problematicità vanno escluse alla luce dei dati disponibili». (La Stampa)

Alisa aveva poi precisato che «il lotto è stato sospeso in data 8 giugno, appena ricevuta la seconda segnalazione, relativa alla donna di 34 anni». Dopo il caso della donna di Alassio si era subito corsi ai ripari. (La Stampa)

Lo ha ribadito a Rainews 24 il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini, sulla questione del mix di vaccini diversi per prima e seconda dose. L'emotività è frutto di una partecipazione mediatica senza precedenti, quindi la scelta di condividere giorno per giorno le scelte con un'attenzione mediatica a volte spasmodica può accendere discussioni e polarizzarle, talvolta con qualche acuto a mio avviso evitabile. (La Sentinella del Canavese)

C'è il via libera del ministero della Salute al mix di vaccini sotto i 60 anni per la seconda dose a chi ha ricevuto la prima di J&J o AstraZeneca. Con la seconda dose, su 14 milioni di persone, un caso ogni 600 mila (Today.it)