PAROLE A VUOTO
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Si è svolto al Senato il premier time con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha risposto alle domande sui rapporti con gli Stati Uniti e i dazi, su armi e riforme, su sanità e giustizia. “Il premierato sta andando avanti, continuo a considerarla la madre di tutte le riforme. Non dipende da me ma dal Parlamento, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita“. (avantionline.it)
Ne parlano anche altri giornali
Dopo quasi un anno e mezzo Giorgia Meloni torna alla prova dell'Aula e delle domande dei parlamentari. Questa volta dei senatori. (L'Unione Sarda.it)
Lo afferma Gennaro Broya de Lucia, presidente di Conflavoro PMI Sanità, che aggiunge: “Il Tribunale ha stabilito tre punti chiave: le imprese erano consapevoli della normativa sul payback e potevano organizzarsi; il meccanismo non incide formalmente sugli appalti pubblici, anche se ne altera la sostenibilità economica; le contestazioni contro i provvedimenti regionali vanno presentate al giudice ordinario, non al TAR”. (Il Giornale d'Italia)
Per la presidente del Consiglio è il quarto appuntamento di questo tipo negli oltre 900 giorni del suo esecutivo. Previsto inizialmente per il 23 aprile, era stato rinviato a causa della morte di Papa Francesco e poi anticipato alle 13.30 per l’inizio del Conclave nel pomeriggio. (Sky TG24)

Sampdoria, come procede il recupero di Samuele Perisan? Le ultime sulle condizioni del portiere blucerchiato (SampNews24.com)
Dopo quasi un anno e mezzo Giorgia Meloni torna alla prova dell'Aula e delle domande dei parlamentari. E se il 24 gennaio 2024, l'arena di Montecitorio si animò sulla vertenza Stellantis, le critiche al rinnovato Patto di stabilità e lo Stato di Palestina (per la premier, in dissenso dal governo Netanyahu) ora i quesiti si spostano sui rapporti con l'America di Donald Trump, le spese per la difesa militare e le riforme costituzionali promesse. (Il Messaggero)
Al Senato ha risposto al fuoco di fila di interrogazioni a risposta immediata dei partiti che si sono concentrate (Secolo d'Italia)