Il Sud Italia non decolla: il suo PIL rallenta ancora dal 1995 a oggi

Money.it INTERNO

Il Sud Italia nel mirino degli studi Confcommercio: i dati non sono affatto rincuoranti per questa parte del Paese.

Il PIL del Sud Italia diminuisce ancora: i dati. Se ne parla ancora - come da decenni - della crescita e dello sviluppo del Sud.

Dal 1995 al 2019, la quota di PIL del Sud Italia rispetto alla nazione intera è addirittura diminuita: tutti i numeri sul mancato sviluppo del Meridione.

Il Mezzogiorno, infatti, resta fanalino di coda nella produzione nazionale, con scarse opportunità di crescita se non si interviene in fretta. (Money.it)

Ne parlano anche altre testate

“Una opportunità per il rilancio dell’economia degli ambiti urbani delle nostre città – ha sottolineato Maurizio Toscano – dove noi come giovani imprenditori potremo dare un supporto importante per quanto riguarda la progettazione”. (ATNews)

Il Mezzogiorno sempre più distante da resto del Paese e dall'Europa: dal 1995 ad oggi si riduce il suo peso sul Pil nazionale. Secondo un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio, «Economia e Occupazione al Sud 2015-2019», la quota di Pil prodotta dal Sud sul totale nazionale è diminuita passando da oltre il 24% del 1995 al 22% del 2019. (La Stampa)

Sentiamo però la responsabilità di dare un segnale forte e pubblico davanti all’ultimo decreto del Governo che rinvia nuovamente la riapertura dei ristoranti e dei bar ad eventuali decisioni del Consiglio dei Ministri. (ForlìToday)

Contestualmente auspichiamo che possa essere creata una banca dati degli immunizzati attraverso uno screening degli anticorpi neutralizzanti nei vaccinati e nei guariti» Serve un deciso cambio di passo che preveda anche una rapida e graduale riapertura delle attività, in piena sicurezza con i protocolli già esistenti. (ilGiornale.it)

“La delusione è che le risorse disponibili sono poche e insufficienti rispetto alla situazione vissuta da tantissime imprese”. Quanto ai trasporti, secondo Confcommercio “occorre sostenere tutto il sistema dell’accessibilità non limitandosi al solo trasporto pubblico locale”. (Il Fatto Quotidiano)

Le differenze invece nel frattempo aumentano, almeno a partire dalla crisi del 2008: il rapporto tra prodotto pro capite reale di un abitante del Sud rispetto a quello di un abitante del Nord-ovest scende da 0,55 (55%) a 0,52. (Giornale di Sicilia)