Morte Resinovich, la verità potrebbe emergere dal Dna rintracciato sui sacchetti neri

TriestePrima INTERNO

E' di qualche giorno fa una nuova segnalazione: secondo una testimone, Liliana Resinovich sarebbe passata nella zona dell'ospedale Maggiore il 22 dicembre.

La Tac e l'autopsia purtroppo non hanno sciolto i molti dubbi che ancora gravano sul giallo.

L'analisi del Dna rintracciato sui sacchi neri dell'immondizia che avvolgevano Liliana Resinovich, trovato anche sui sacchetti di nylon che le coprivano la testa, potrebbe far emergere la verità sulla sua morte. (TriestePrima)

Su altri giornali

Secondo quanto si è appreso, i funerali si svolgeranno in forma privata, ma non è stata ancora indicata una data. Dunque "per conoscere con attendibilità l'effettiva causa del decesso, saranno necessari gli esiti degli esami tossicologici, che non saranno disponibili prima di trenta giorni, e altre investigazioni" (Il Friuli)

Si sono aggiunti alcuni parrocchiani che non conoscevano Liliana, ma toccati dalle parole del parroco di San Giovanni, don Frausin, si sono uniti all’iniziativa. La pagina della stessa Liliana, piena di foto di viaggi e gite in bicicletta, non ha stimolato neppure il ricordo di un’amica, un cuore, un addio (gelocal.it)

Abbiamo ricostruito in questo speciale quattro settimane di indagini e interviste, tra i protagonisti della vicenda e gli esperti (Il Messaggero Veneto)

Secondo quanto si è appreso, i funerali si svolgeranno in forma privata. È stato firmato dalla pm Maddalena Cherigia, titolare dell'inchiesta sulla scomparsa di Liliana Resinovich, il nulla osta con il quale autorizza il seppelimento del corpo. (TriestePrima)

Un paio di chilometri dalla casa in cui abitava con il marito Sebastiano Visintin, in via Verrocchio. E il triangolo tra la donna, il marito e l’amico. (Il Piccolo)