S&P, BCE potrebbe combinare programmi PEPP e APP aggiustando volumi

QuiFinanza ECONOMIA

Se la BCE è in grado di ridurre il ritmo dei suoi acquisti a settembre, potrebbe anche sfruttare questa opportunità per chiarire il futuro dei suoi due programmi di QE, scrivono gli economisti di S&P.

“La BCE potrebbe giudicare che questa flessibilità non sia più necessaria man mano che l’economia si riprende e preparare i mercati alla fine prevista del PEPP entro marzo 2022 – si legge nel rapporto – A tal fine, la BCE potrebbe cercare di combinare i programmi PEPP e APP in uno solo, ma dovrà regolare i volumi in modo da non creare un taper tantrum (ovvero ovvero un’impennata dei rendimenti, ndr)”

L’emissione di obbligazioni dell’UE per finanziare il piano Next Generation potrebbe alleviare questi vincoli, ma per S&P non è chiaro in questa fase quale effetto esatto avrà sui programmi di QE. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha affermato il governatore della banca centrale olandese e membro del Consiglio della Banca centrale europea Klaas Knot. (Reuters) - L'Europa ha bisogno di nuove regole di bilancio in modo che la spesa pubblica possa mantenere un ruolo preponderante per gli anni a venire mentre la politica monetaria rimane limitata. (Yahoo Finanza)

Ieri Lagarde ha detto che il consiglio direttivo non ha discusso il post Pepp: «Troppo presto, non è necessario farlo adesso». Secondo l’agenzia Mni, la materia sarà con ogni probabilità discussa dai membri Bce in un ritiro che inizierà il 18 giugno (Milano Finanza)

L’inflazione sopra le aspettative a maggio mette in pericolo l’atteggiamento accomodante da parte della Federal Reserve. (Finanzaonline.com)

Stando a fonti non smentite, tre membri del board avrebbero infatti votato contro. Perché oltre ai simbolici 3 punti della vittoria, Christine Lagarde ha dovuto digerire anche tre volti contrari a questo sviluppo inatteso del Pepp. (Money.it)

E quindi alla prossima riunione del Comitato di politica monetaria del 16 giugno non cambierà nulla. Al 5 giugno le domande sono state 376 mila, secondo quanto riportato dal dipartimento del Lavoro. (Corriere della Sera)

L’inflazione infatti nell’Eurozona dovrebbe «aumentare ulteriormente nella seconda parte dell’anno e poi rallentare», ha sostenuto Christine Lagarde. Fornito da Corriere della Sera La presidente della Bce Christine Lagarde. (Notizie - MSN Italia)