Coronavirus, voli vuoti e disdette: Alitalia, 3900 in cassa integrazione

Corriere della Sera ECONOMIA

Diversi Paesi stanno invitando i loro connazionali a disincentivare i viaggi verso l’Italia a causa del rischio di contrarre il Coronavirus.

Ha chiesto altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti.

Aerei quasi vuoti per effetto di migliaia di cancellazioni.

Solo cinque giorni fa i sindacati avevano accolto con grande freddezza il piano di contenimento di costi presentato dal commissario Giuseppe Leogrande. (Corriere della Sera)

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Tornando all’asta, come detto dovrebbe prevedere la vendita mediante spezzatino dei rami d’azienda oppure in un blocco unico. La Commissione Ue ha avviato un’indagine sul nuovo prestito ponte da 400 milioni per accertare se si tratta di aiuti di Stato. (Il Messaggero)

L'azienda ha chiesto altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. na nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per quasi 4 mila dipendenti Alitalia che tiene conto anche dell'emergenza coronavirus. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A comunicarlo alle RSU è stata la stessa azienda che ha comunicato anche il ricorso alla cassa integrazione per le giornate di lunedì 2 marzo e martedì 3 marzo per tutti i dipendenti degli stabilimenti della Sangemini e dell’Amerino. (Terni in rete)

Alitalia avrebbe chiesto altri sette mesi di cassa integrazione per 4 mila dipendenti, dal 24 marzo al 31 ottobre. La situazione incerta della compagnia, abbinata al caos causato dal covid 19, ha portato alla richiesta della nuova procedura di cassa integrazione, come riporta anche Il Corriere. (Investire Oggi)

Nel mondo del lavoro, non c’è solo la novità positiva delle aziende italiane che, finalmente, stanno scoprendo i vantaggi dello smart working. C’è l’Alitalia che prova ad approfittare del coronavirus per mettere in cassa integrazione ben 4 mila persone. (Il Fatto Quotidiano)

. (Il Messaggero)