Susanna Tamaro si ritira dalla vita pubblica: “Non ho più energie”

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Il ritiro di Susanna Tamaro. La sindrome neurologica, ha spiegato, dà tanti vantaggi come quello di avere una memoria spaventosa, ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo i 50 anni.

Ha poi aggiunto che quell’oggetto ha vissuto per tanti anni con lei e ha scritto tanti libri.

Ha affermato che uno dei suoi detrattori l’aveva attaccata per aver scritto quel libro con il computer.

La Tamaro è poi tornata a parlare del suo libro, che evidentemente, dato il successo avuto, ha toccato qualcosa di umano che lega tutti. (Yahoo Notizie)

Su altri giornali

Come sapete soffro di una sindrome neurologica, quella di Asperger, che dà tanti vantaggi, come una memoria spaventosa, ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo 50 anni”. Susanna Tamaro ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica a causa della malattia di cui soffre, ma continuerà a scrivere. (Blog Tivvù)

L’annuncio della scrittrice: “Non ho più energie, mi ritiro dalla vita pubblica”. Il suo primo vero successo, forse il più grande, è del 1994: “Va dove ti porta il cuore”. (MeteoWeek)

"Mi ritiro dalla vita pubblica perché non ho più energie. "Non ho energie e mi ritiro dalla vita pubblica". (Liberoquotidiano.it)

"Fortunatamente - ha detto Tamaro - sono molto distratta e non ricordo di essere una persona famosa, questo mi permette una vita più rilassata. "Quando ho scritto Và dove ti porta il cuore' ho ricevuto molti attacchi, uno fu: 'Ma come, lo ha scritto con il computer?'. (Gazzetta del Sud)

“Scelgo di rimanere a casa per poter ancora scrivere”, ha annunciato a Orvieto, nei pressi della quali vive da 30 anni. “Una patologia che dà tanti vantaggi – ha spiegato – ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo 50 anni. (Cagliaripad)

Soffro di una sindrome neurologica, quella di Asperger, che dà tanti vantaggi, come una memoria spaventosa, ma anche tanti svantaggi, soprattutto dopo 50 anni“:ha scelto il giorno del suo 62/o compleanno per annunciare un passo indietro dai suoi impegni, che non la porteranno comunque a smettere di creare. (StatoQuotidiano.it)