Corriere della Sera: "Tanto scetticismo all'inizio, ma ora Inzaghi è un modello"

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Ora il mister condivide, si confronta, si fa carico delle istanze dei giocatori e li lascia liberi

Questo il titolo del Corriere della Sera sul tecnico dell'Inter nell'edizione odierna.

Corriere della Sera: "Tanto scetticismo all'inizio, ma ora Inzaghi è un modello". vedi letture. "Il modello Inzaghi".

Per lui dosi di scetticismo all'inizio, ma la sua Inter ha convinto tutti.

Il piano di Steven Zhang è chiaro: vuole che la sua squadra apra un ciclo. (TUTTO mercato WEB)

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Il Corriere della Sera ha riassunto 3 momenti-simbolo della sua gestione: "Primo capitolo: ritorno da Reggio Emilia, dopo il successo sul Sassuolo. Tre momenti chiave per riassumere il rapporto del tecnico con i giocatori nerazzurri. (passioneinter.com)

E conclude con un buon auspicio: "Al Niño Maravilla e all’Inter di Inzaghi manca un gol all’ultimo secondo, da centrocampo, magari nel derby col Milan Poi vinci all’ultimo secondo — dopo il gol di Sanchez il pallone non è neppure tornato a centrocampo — e cambia tutto. (fcinter1908)

La vera evoluzione rispetto alla squadra di Conte è nell'approccio: non si cerca più il sistematico contropiede anche contro Spezia o Crotone, ma si prova ad imporre il gioco sempre. Il tecnico dell'Inter ha sorpreso davvero tutti per come si è ambientato in fretta a Milano sponda nerazzurra, ma soprattutto per quello che è riuscito a creare con i suoi calciatori. (TUTTO mercato WEB)

Inzaghi sta ottimizzando di partita in partita il suo lavoro all’Inter, creando un vero e proprio modus operandi. Come analizzato dal giornalista Pietro Guadagno sul Corriere dello Sport odierno, almeno uno dei due quinti di centrocampo viene sempre sostituito per fisiologico affaticamento. (Inter-News)

Quindi Capello con Roma e Milan, al traguardo con un anno in più dello spagnolo Prima la Lazio, ora l'Inter. (Fcinternews.it)

Quello che Inzaghi sta facendo a Milano è fuori scala rispetto alle attese di chiunque hi sostiene di aver previsto tutto mente. (La Repubblica)