Il recente DMCA contro Bloodborne non è per quello che pensate

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La community di Bloodborne ci aveva sperato: il recente copyright strike di Sony contro la mod che permette di giocare a 60 FPS non era forse il segnale di un imminente aggiornamento ufficiale? Una patch next-gen, magari? Nulla di tutto ciò. La verità è molto più banale. Lance McDonald, il modder che ha creato la celebre patch, ha chiarito che la rimozione non è stata un attacco diretto al suo lavoro, ma un’azione legale legata all’uso del nome Bloodborne. (Spaziogames.it)
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Mentre Elden Ring continua a cavalcare la cresta dell'onda fra il dlc rilasciato lo scorso giugno ed il roguelike Nightreign,che arriverà nel corso di quest'anno, oltre al fatto che i restanti titoli della serie Souls sono più vivi che mai su PC grazie alle centinaia di mod, il povero Bloodborne sembra invece destinato a rimanere nell'ombra. (AnimeClick.it)
Tuttavia, dopo tre anni dalla sua pubblicazione, il progetto è stato recentemente colpito da un reclamo per violazione del copyright da parte di MarkScan Entertainment (via Eurogamer). Si tratta del demake di Bloodborne, creato dall'artista Lilith Walther, che aveva portato il classico del PS4 ai suoi inizi con una grafica in stile PS1, ottenendo risultati eccellenti che avevano entusiasmato i fan e gli appassionati di giochi retro. (Spaziogames.it)
Bloodborne è uno di quei giochi che, nonostante rappresenti un vero e proprio cult di genere, non pare ricevere un trattamento adeguato da parte del distributore che ne detiene i diritti da ormai più di 10 anni, Sony (Player.it)

Il celebre modder Lance McDonald ha rivelato di aver ricevuto una richiesta di rimozione da parte di Sony Interactive Entertainment per la sua patch che permetteva a Bloodborne di girare a 60fps. La MOD, pubblicata nel 2021, è stato un punto di riferimento per chi sperava in un aggiornamento ufficiale del gioco, ma PlayStation ha ora deciso di intervenire legalmente. (GameSoul)
In quel caso, il modder aveva considerato strano l'atteggiamento della compagnia nipponica, ma sembrava comunque rientrare in una normale manovra cautelativa per proteggere i diritti sul nome del gioco. (Multiplayer.it)
Come vi abbiamo riportato, recentemente è stato svelato da Lance McDonald che la sua mod per i 60 FPS di Bloodborne è stata al centro di una segnalazione di violazione di copyright da parte di Sony. (Multiplayer.it)