Dazi, Trump: "Stiamo incassando un sacco di soldi"

Dazi, Trump: Stiamo incassando un sacco di soldi
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Dazi, Trump: "Stiamo incassando un sacco di soldi" 13 aprile 2025 "Vi risponderò lunedì e saremo molto specifici". Lo ha detto Donald Trump rispondendo a chi gli chiedeva della possibilità di dazi a breve sui semiconduttori. Il presidente statunitense ha più volte paventato la possibilità di imporre tariffe sui chip ma finora non è mai intervenuto. L'amministrazione Trump ha dichiarato che avrebbe escluso i prodotti elettronici come smartphone e laptop dalle tariffe reciproche, una mossa che potrebbe aiutare a mantenere bassi i prezzi dei prodotti elettronici di consumo più diffusi, solitamente non prodotti negli Stati Uniti (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Il silenzio di questi giorni di Tim Cook, Mark Zuckerberg e altri leader del settore tecnologico, mentre le loro aziende perdevano migliaia di miliardi in Borsa, continuava Wired, «è stato al tempo stesso assordante e strategico». (Il Sole 24 ORE)

L’amministrazione del presidente Donald Trump ha deciso di escludere smartphone, computer e altri dispositivi elettronici dai cosiddetti dazi “reciproci”, una mossa che potrebbe attenuare l’impatto sui consumatori e avvantaggiare colossi del settore come Apple Inc. (Il Sole 24 ORE)

Dazi, Trump esenta smartphone e pc: "Fiducioso su accordo con la Cina" 13 aprile 2025 (Il Sole 24 ORE)

Trump esenta dai nuovi dazi smartphone e computer

Trump perde terreno nei sondaggi La strategia cinese contro i dazi Usa (Virgilio)

Dalla guerra dei dazi scatenata con la Cina Donald Trump intende tenere fuori Apple, che nel Paese asiatico produce quasi il 90 per cento dei propri iPhone. Secondo quanto riportato da Bloomberg, le esenzioni di cui si è avuto notizia grazie a un dispaccio dell’ente federale US Customs and Border Protection – corrispondente alla nostra Agenzia delle Dogane – riducono significativamente il campo d’azione delle nuove tariffe. (StartupItalia)

La misura, se non ci saranno altri cambiamenti in corsa, potrebbe rivelarsi fondamentale per aziende tecnologiche come la Apple che produce in Cina gli iPhone e gran parte dei suoi gadget. Di rimando Pechino venerdì ha elevato i suoi “controdazi” dall’84 al 125%. (RSI Radiotelevisione svizzera)