Il clima secco potrebbe aggravare la penuria energetica in Svizzera

Prima Pagina - SWI swissinfo.ch INTERNO

SWI swissinfo.ch ha analizzato le conseguenze della siccità di quest’estate sulla sicurezza energetica della Svizzera e cosa succederà se la situazione non migliorerà nettamente prima dell’inverno.

In estate, infatti, il bilancio elettrico svizzero è solitamente positivo: la minore produzione significa solo che è stata esportata meno energia idroelettrica.

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Tuttavia, piuttosto che preoccuparsi dell’impatto del cambiamento climatico sulla produzione di energia, bisognerebbe temere il contrario, ritiene Felix Nipkow. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)

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La penuria di semiconduttori non accenna a placarsi, in un contesto produttivo in cui numerose filiere stanno ancora soffrendo, persino il mercato della carta (ma questo è un altro discorso). Se si parla di chip, la situazione si è aggravata quando fabbriche e impianti chiusero o rallentarono pesatamente per via del lockdown. (GizChina.it )

Addio sogni di gloria per Brindisi. La cittadina veneta è stata quindi preferita dal governo italiano e da Intel rispetto agli altri siti presi inizialmente in considerazione in Lombardia, Puglia, Sicilia e nel Piemonte nord-occidentale. (quotidianodipuglia.it)

La realizzazione della struttura comporta un investimento iniziale di 4,5 miliardi di euro e prevede la creazione di 1.500 posti di lavoro diretti, cui se ne aggiungeranno 3.500 nell’indotto. La collocazione dell’impianto, non ancora ufficializzata, sarebbe stata scelta d’accordo con il governo uscente di Mario Draghi. (Quattroruote)

A poche settimane dalla fine del mandato il governo uscente di Mario Draghi avrebbe dato vita a un accordo con il colosso dei microchip Intel da 4,5 miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro, con la costruzione di una fabbrica in Italia. (QuiFinanza)

Vigasio, cittadina a sud ovest di Verona, è stata scelta da Intel, colosso statunitense dei chip, come luogo in cui far sorgere una nuova fabbrica per il confezionamento e l'assemblaggio di semiconduttori. (Nordest Economia)

La crisi dei chip da una parte, le tensioni USA-Cina dall’altra, l’Europa e la sua fame di dispositivi elettronici in mezzo: in questo complicatissimo contesto è nata la decisione di Intel di investire ben 33 miliardi di euro nel vecchio continente e di destinarne 4,5 alla creazione di uno stabilimento in Italia. (Libero Tecnologia)