Comunali Torino, in campo (con pseudonimo) il marito di Appendino: «Non diamo voti a Lo Russo»

Corriere della Sera INTERNO

Come quello sui social di «Marcol Ava», pseudonimo di Marco Lavatelli, marito della sindaca Chiara Appendino, che più di una volta si è affacciato sulle scena politica torinese.

Il partito ecologista aveva lasciato Lo Russo in polemica, alleandosi con i grillini

E se alcuni sono prevedibili, come la chiamata ai 5 Stelle del segretario nazionale dem Enrico Letta, alcuni sono meno scontati.

Dall’altra parte non potrei mai, mai e sottolineo mai sostenere Lo Russo, che ho avuto modo di (non) apprezzare in questi anni: votarlo vorrebbe dire tornare indietro». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Quel che non dovrebbe essere obbligatorio è il vuoto pneumatico del M5S, comprensivo del silenzio imbarazzato dei vertici a Roma, nel quale risuonano solo le voci dei mariti, chissà a quale titolo. «You cannot be serious» diceva agli arbitri John McEnroe, idolo tennistico di Appendino, futura madrina delle Atp Finals di Torino (Corriere della Sera)

Oltre a questo «ha dichiarato che continuerà a effettuare le trascrizioni dei figli delle coppie omosessuali avviate da Chiara», dice. Torino, il candidato sindaco del centrodestra Damilano: "Sì al sequestro delle roulottes dei campi rom abusivi". (La Stampa)

Pare che le due interessate si siano promesse reciprocamente di non far sapere ai torinesi come la pensano. Tutto questo mentre il leader Giuseppe Conte lancia il suo endorsement per il dem Roberto Gualtieri a Roma, ma su Torino e un eventuale appoggio a Lo Russo tace (Corriere della Sera)

Dall’altra parte non potrei mai, mai e sottolineo mai sostenere Lo Russo, che ho avuto modo di (non) apprezzare in questi anni: votarlo vorrebbe dire tornare indietro» Con la vittoria di Paolo Damilano succederebbe niente di più di quanto successo qualche anno fa a Genova dove il sindaco Bucci sta facendo un buon lavoro. (Corriere della Sera)

Così, se le mogli non si espongono, tocca ai mariti dichiarare per chi voteranno. Così, mentre Appendino e Sganga tacciono e lasciano che a litigare siano i rispettivi mariti e compagni, il Movimento torinese si spacca tra l’ala destra e quella sinistra, la fazione dei pretoriani appendiniani e il nucleo movimentista. (Corriere della Sera)

Se parlo della mia forza politica, invece, devo dire che in questi cinque anni ho percepito l'assenza di una struttura locale. Personalmente io sono fortunata, ho potuto scegliere di fare politica, perché ho un marito che mi sostiene, l'aiuto dei genitori con la bambina. (Fanpage.it)