Art City Bologna 2025: un viaggio tra arte, architettura e rigenerazione urbana





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I Giardini Margherita, cuore verde di Bologna, si trasformano in un hub culturale grazie ad Art City Bologna, il progetto che, da anni, unisce istituzioni, associazioni e artisti in un’opera di rigenerazione urbana. Tra le iniziative più significative, spiccano le Serre dei Giardini, animate da Kilowatt, l’associazione Re-use with Love e il duo artistico Antonello Ghezzi, che ha eletto la Palazzina Liberty di Piazzale Jacchia come proprio atelier. Qui, l’arte si fonde con la sostenibilità, dando vita a un luogo in cui creatività e impegno ambientale si intrecciano in modo indissolubile.
Non mancano, tuttavia, progetti che guardano al passato per reinterpretare il presente. Claudiano Jpg, ad esempio, propone una serie di ritratti dei bolognesi, un’opera che, attraverso l’obiettivo, cattura l’essenza di una città in continua evoluzione. Allo stesso tempo, la Serra Madre e la Palazzina dei Sogni si configurano come spazi in cui l’arte diventa strumento di riflessione e connessione, offrendo al pubblico esperienze immersive e inedite.
Tra gli eventi più attesi, la White Night al Lago dei Giardini si distingue per il suo carattere unico, un’occasione per vivere l’arte sotto una luce diversa, letteralmente e metaforicamente. Ma non è solo l’arte visiva a farla da padrona. Il Teatro San Leonardo, infatti, ospiterà il convegno R(i)esistere, organizzato da Ceramiche Marca Corona in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bologna. L’incontro, in programma il 7 febbraio, approfondirà il ruolo dell’architettura e dell’arte nelle trasformazioni urbane e sociali, proponendo una riflessione su come la cultura possa diventare motore di cambiamento.
Arte Fiera Bologna, guidata da Simone Menegoi e dal direttore operativo Enea Righi, si conferma come uno degli appuntamenti più importanti del panorama artistico italiano. L’edizione 2025 si caratterizza per un ritorno alle radici storico-artistiche del territorio, con un’attenzione particolare all’editoria e alla performance. Nuove gallerie si affacciano sulla scena, mentre altre, già affermate, fanno il loro ritorno, arricchendo il programma con progetti che coinvolgono artisti italiani storicizzati e mid-career.
L’Accademia di Belle Arti, dal canto suo, si trasforma in un dedalo di sale espositive durante l’Ababo Open Show, evento centrale dell’Ababo Art Week. Dal 6 al 9 febbraio, gli spazi dell’istituzione – compresi i corridoi – ospitano i lavori di studentesse e studenti dei Dipartimenti di Arti Visive e di Progettazione e Arti Applicate. L’iniziativa, che include anche conferenze e incontri, come il ciclo ArTalk City e la Giornata di studio sul restauro del Contemporaneo, rappresenta un’occasione unica per scoprire i talenti emergenti e riflettere sul futuro dell’arte.