Scuola ha vinto l'anarchia, la Regione decide la riapertura ma i sindaci no

AgrigentoOGGi.it INTERNO

La task-force regionale, convocata per la seconda volta in meno di sette giorni, ha deciso rientro a scuola per il 13 gennaio

Anche l’associazione nazionale dei presidi, fa sapere la Flc Cgil, “si e’ schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma”.

Così continuano le vacanze per gli studenti delle scuole siciliane di ogni ordine e grado.

Scuola ha vinto l’anarchia, la Regione decide la riapertura ma i sindaci vanno in ordine sparso. (AgrigentoOGGi.it)

Su altri giornali

"Secondo un comunicato della consulta provinciale - ha spiegato il sindaco Cateno De Luca - gli studenti delle scuole superiori richiedono screening di massa, dotazione da parte delle scuole di mascherine ffp2 e potenziamento dei trasporti". (MessinaToday)

Anche a Palermo una trentina di genitori hanno deciso di impugnare davanti al Tar l’ordinanza numero 2 del sindaco Orlando emanata ieri sera per disporre la chiusura delle scuole fino a lunedì. (Risoluto)

I sindaci annunciano la decisione di chiudere le scuole fino a domenica demandando agli istituti la scelta sulla Dad. La Regione, come saprete, ha stabilito che domani si dovrà tornare in classe. (Sicilia ON Press)

Nella riunione della task force regionale il ritorno in classe era stato fissato per domani. Una decisione che muove esclusivamente dalla necessità fondamentale di tutelare la salute dei ragazzi e degli operatori della scuola” (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Già nei giorni scorsi le commissarie prefettizie avevano già espresso la loro posizione, evidenziando che “il quadro normativo vigente prevede lo svolgimento in presenza della didattica scolastica”. «Dopo un breve rinvio, ampiamente motivato da ragioni di opportunità organizzativa e sanitaria, da domani gli studenti siciliani rientreranno in classe (partinicolive)

“I Sindaci possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti alle disposizioni di cui al comma 1 della citata legge, esclusivamente in zona rossa e in circostanze dì eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica. (MessinaToday)