Covid: Rohani, Usa ostacolano consegne vaccini all'Iran

La Gazzetta del Mezzogiorno ESTERI

Secondo gli obiettivi dichiarati, Teheran attende 16 milioni di dosi tramite Covax, circa 25 milioni con importazioni dall'estero e altrettanti dalla sua produzione interna

La Repubblica islamica, ha aggiunto Rohani, sta comunque procedendo con lo sviluppo dei vaccini di produzione nazionale.

Il presidente ha poi ricordato che il Paese attende anche vaccini anche dall'India, la cui esportazione è stata però bloccata dalla magistratura di Nuova Delhi (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altre testate

La prima tornata di colloqui definita un “successo” anche dall’inviato di Mosca, l’ambasciatore Mikhail Ulyanov, anche se per arrivare al risultato finale potrebbero volerci settimane. Un tema su cui l’ala conservatrice più vicina alla Guida suprema, Ali Khamenei, ha escluso ancora oggi margini di trattativa (Il Fatto Quotidiano)

Il ritiro degli USA dal PACG e la ripresa delle trattative. ritirato unilateralmente. nel 2018. L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hagli Stati Uniti dall'accordoe ha imposto dure sanzioni economiche a Teheran, sostenendo che la Repubblica islamica aveva violato l'accordo, cosa che l'Iran nega. (Sputnik Italia)

La Repubblica islamica, ha aggiunto Rohani, sta comunque procedendo con lo sviluppo dei vaccini di produzione nazionale. Finanzieremo l’acquisto e l’importazione da dovunque sia possibile», ha detto Rohani, intervenendo in videoconferenza all’inaugurazione di alcuni progetti tecnologici. (Corriere del Ticino)

"Siamo pronti a prendere le misure necessarie per tornare alla conformità con il Jcpoa, anche revocando le sanzioni che non sono coerenti con il Jcpoa”. I conservatori sono dati in vantaggio, ma un nuovo accordo con gli Usa potrebbe ridare slancio ai riformisti (la Repubblica)

Per Rabiei gli incontri a Vienna sono «un'opportunità per tutte le parti di scambiare idee su come e quando ritornare agli impegni» dell'intesa nucleare. «Siamo fiduciosi che nel prossimo futuro il governo degli Stati Uniti non avrà altra scelta se non quella di porre fine alla sua condotta illegale, e le sanzioni che violano gli accordi e i regolamenti internazionali finiranno». (ilGiornale.it)

A fare da mediatore è stata l’Unione Europea, attraverso il vicepresidente del Servizio Europeo Azioni Esterne, Enrique Mora. I negoziatori dei due Paesi si sono incontrati separatamente a Vienna con i diplomatici di Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Cina (ilmessaggero.it)