Visintin, il maglione giallo che lo inguaia: «Uguale a quello indossato la mattina dell'omicidio, una traccia era sul corpo di Resinovich»

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Tre anni è un tempo infinito per un'indagine. Specialmente, se quei tre anni sono passati a guardare altrove, quando forse la soluzione era davanti agli occhi. Adesso gli inquirenti che indagano sulla morte di Liliana Resinovich scavano intorno al marito Sebastiano Visintin, ufficialmente indagato per omicidio. Lui, che poche ore dopo l'avviso di garanzia si trovava a parlare a "Quarto Grado", proclamandosi come sempre innocente e pronto a dimostrarlo. (Leggo.it)
Su altre fonti
Alla base dell’iscrizione del marito Sebastiano Visintin nel registro degli indagati c’è, innanzitutto, la perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo e poi alcune immagini di quel 14 dicembre 2021, giorno in cui la donna scomparve e – secondo l’autopsia – morì. (Il Fatto Quotidiano)
Nella perquisizione durata circa 7 ore sono stati trovati utensili vari da taglio come coltelli, forbici e dei guanti. Visintin al momento è l'unico indagato, da quando la perizia del medico legale ha stabilito che la morte di Liliana Resinovich non è stata un suicidio ascolta articolo (Sky TG24)
Secondo il quotidiano Il sarebbero addirittura oltre 700 gli arnesi sequestrati, insieme con anche un maglione, e su quello - secondo indiscrezioni stampa - sembra che gli investigatori abbiano concentrata la loro attenzione. (RaiNews)

– Un selfie sorridente in tenuta da bicicletta e con la mano col pollice alzato, accanto a un cartello turistico e un breve messaggio “da Tarvisio tutto bene”. Roma, 14 apr. (Askanews)
Decine e decine di utensili vari da taglio come coltelli e forbici di dimensioni e forza diverse, e un paio di guanti. (Tgcom24)