Zaki, tempi lunghi per la sentenza

il Resto del Carlino INTERNO

Patrick è a piede libero dopo la scarcerazione dell’8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia, ma non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall’Isis e discriminati da frange della società musulmana

L’udienza del processo a carico di Patrick Zaki fissata per questa mattina a Mansura dovrebbe essere rinviata con uno slittamento "che potrebbe arrivare fino a due mesi": lo ha riferito una fonte giudiziaria all’Ansa avvertendo che quello contro lo studente è un "processo politico" e quindi "potrebbe anche essere chiuso in maniera imprevista" dal giudice monocratico. (il Resto del Carlino)

Su altre fonti

La rabbia dello studente: "Non capisco perché mi impediscano di tornare in Italia" di Ilaria Venturi , Francesca Caferri. Amnesty: "Sono ormai 28 mesi, e arriveremo a 31, che Patrick Zaki è intrappolato in un meccanismo giudiziario arbitrario". (la Repubblica)

È stato aggiornato al 27 settembre il processo a Patrick Zaki: lo ha detto lo stesso studente egiziano dell’università di Bologna all’Ansa. Una notizia che non sorprende Una previsione, in qualche modo prevista, alla vigilia del ritorno in aula odierno. (Corriere della Sera)

Non è accettabile, voglio tornare ai miei studi e inizio a sentirmi non libero. E ciò è del tutto inaccettabile per me": lo ha detto Patrick Zaki ai giornalisti a Mansura dopo l'ennesimo rinvio sul suo caso deciso oggi (Trentino)

Voglio solo tornare a studiare». Zaki rischia sempre cinque anni di carcere con l'accusa di diffusione di notizie false ai danni del proprio Paese (ilGiornale.it)

Il 31enne Patrick è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l'8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma al momento non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. (Alto Adige)

Se i suoi legali termineranno le arringhe difensive, il processo sarà rinviato al fine di emettere una sentenza, ha previsto un'altra fonte giudiziaria. La legale principale del trentunenne ricercatore, Hoda Nasrallah, non ha fatto previsioni su contenuti e possibili esiti dell'udienza. (IL GIORNO)