Palermo, le minacce della figlia e del fidanzato al padre poi suicida: «Non andrò più a scuola e dirò che mi hai violentata. Ti prendiamo a bastonate»

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Corriere della Sera INTERNO

Quando l’anno scorso hanno pensato di indossare i panni di Bonnie e Clyde, lui aveva ancora 17 anni e lei tre di meno. Ma la famigerata coppia degli Anni Trenta rapinava le banche, mentre loro come vittima avrebbero scelto un pover’uomo disperato per essere stato tradito e minacciato pure dalla figlia. Al punto da impiccarsi. Per cancellare i fallimenti di un’esistenza, della sua famiglia, l’orrore di accuse ingiuste, fino a mai commesse violenze sessuali con plateali denunce minacciate dalla stessa ragazza, se il padre non avesse continuato a scucire continue somme di denaro. (Corriere della Sera)

Su altri media

Screen Ore 14 (il Giornale)

I due indagati (lui nel frattempo è diventato maggiorenne) accusati di estorsione aggravata e istigazione al suicidio, sono stati arrestati. Tra gli altri, è contestato l’articolo 586 del codice penale: morte o lesioni come conseguenza di altro reato. (Corriere della Sera)

G.M., 48 anni, fu trovato impiccato in casa, nella periferia di Palermo, nel marzo del 2024. A svelare gli inquietanti retroscena di quell'arresa da parte di un padre che, rimasto vedovo, non era riuscito a far rigare dritto la figlia e veniva continuamente messo sotto pressione da lei e dal fidanzatino, figlio di mafioso, per estorcergli denaro, sono i messaggi che la coppia si scambiava ogni giorno per pianificare le mosse da compiere. (il Giornale)

Palermo, padre suicida dopo il ricatto della figlia

L'ho trovato un po’ depresso e profondamente dispiaciuto per quello che è successo», spiega l’avvocato Salvatore Ferrante che è da poco subentrato nella difesa del ragazzo accusato, assieme alla fidanzatina assistita invece dall’avvocato Rosamaria Salemi, di avere spinto al suicidio il papà di quest’ultima a causa delle continue richieste di denaro condite da botte e minacce. (Giornale di Sicilia)

G.M. Da quei fogli emergerebbe il grido disperato contro la pressione psicologica e le richieste economiche della figlia, quattordicenne all’epoca dei fatti e ora quindicenne e già mamma (compirà 16 anni a giugno), sostenuta dal fidanzato diciassettenne, lui oggi maggiorenne: lei si trova in una comunità a Catania, mentre il neodiciottenne è detenuto al Malaspina. (Giornale di Sicilia)

Un uomo di 48 anni, di cui per ora si conoscono solo le iniziali, G. Leggi tutta la notizia (Virgilio)