Covid, Galli: "Più contagi portano più morti"

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Lo dice Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'ospedale Sacco, in un'intervista al quotidiano 'La Stampa'.

"Anche sulle discoteche è passata la linea dura?

Sulla seconda ondata non è questione di stagioni, ma di focolai che non sfuggono al controllo", ha aggiunto.

Vanno evitati gli assembramenti, pure allo stadio, e anche all'aperto in caso di contatti ravvicinati è bene non dimenticare distanze e mascherine". (Adnkronos)

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Vanno evitati gli assembramenti, pure allo stadio, e anche all’aperto in caso di contatti ravvicinati è bene non dimenticare distanze e mascherine”. Sulla seconda ondata non è questione di stagioni, ma di focolai che non sfuggono al controllo”, ha aggiunto. (L'HuffPost)

Va ricordato il ruolo dei superdiffusori, che sono uno su dieci dei contagiati, e generano l’80 per cento delle infezioni. «Vanno ancora evitati gli assembramenti, pure allo stadio, e anche all’aperto in caso di contatti ravvicinati è bene non dimenticare distanze e mascherine». (La Stampa)

"Se metti in conto tutte queste cose - afferma Galli - un'indicazione prudenziale è il minimo del dovuto. Attorno alla mascherina c'è poi tutto il discorso delle prudenze che vanno al di là della mascherina. (IL GIORNO)

Dobbiamo convivere con i contagi d'importazione. Quindi utilizziamo gli strumenti che abbiamo: la quarantena per chi arriva, i tamponi sui casi sospetti, il tracciamento dei positivi. (Il Mattino)

Le vittime sono soprattutto anziani e persone con fattori predisponenti, su cui non c’è chiarezza per cui è bene per tutti continuare a usare le protezioni». Lo dice Massimo Galli, professore ordinario di Malattie infettive all'università Statale di Milano e primario dell'ospedale Sacco, in un'intervista al quotidiano 'La Stampà. (Leggo.it)

Condividi. L' infettivologo Galli: distanze ancora necessarie, stadi a rischio. (Rai News)