La sentenza che spacca l’America

La Stampa ESTERI

E Tom Nichols, ex docente al Naval War College, autore del saggio «Il nemico dentro» (Luiss), repubblicano, concorda: «Vero, e chi tifa per la sentenza lo sa benissimo»

«Se un tizio nero fosse entrato a Kenosha, da fuori città, con un fucile da guerra, uccidendo due persone e ferendone gravemente una terza, il verdetto sarebbe stato molto diverso», scrive Tim O’Brien, editorialista di Bloomberg su Twitter. (La Stampa)

Su altri giornali

Il titolo del Washington Post vale per le proteste che attraversano l’Unione da est a ovest, da New York a Oakland, con epicentro a […] (Il Fatto Quotidiano)

Sulla violenza, tratto oramai distintivo del DNA a stelle e strisce senza dover necessariamente scomodare il Far West. Di una nazione, gli Stati Uniti, sempre più divisa. (Corriere del Ticino)

Per tutta la durata del processo, nel timore di incidenti, fuori dal tribunale è stato schierato l'esercito. Le associazioni contro il razzismo ribadiscono la richiesta di giustizia per quelle vittime, e sottolineano come negli Usa chi ha la pelle nera sia costretto a subire diseguaglianze perfiono davanti alla legge. (euronews Italiano)

Fossi stato genitore di Kyle, gli avrei proibito di andare a Kenosha quel giorno, gli avrei proibito di possedere una arma. Rittenhouse e' rincorso a più riprese e non prende mai l'iniziativa di attaccare. (Corriere della Sera)

Tra loro c’è Kyle Rittenhouse, 17enne arrivato da Antioch, Illinois, a 40 km di distanza. La polizia spara gas lacrimogeni sulla folla. (Rolling Stone Italia)

E Tom Nichols, ex docente al Naval War College, autore del saggio «Il nemico dentro» (Luiss), repubblicano, concorda: «Vero, e chi tifa per la sentenza lo sa benissimo». Il presidente Joe Biden stesso, in un comunicato, invita alla calma e alla razionale scelta di accettare la decisione della Corte, pur dicendosi «arrabbiato e preoccupato». (il mattino di Padova)