Vargas Llosa, dal romanzo bruciato in piazza a Lima a “Le dedico il mio silenzio”: 60 anni da Nobel

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Sessant’anni di libri, una produzione vastissima che ha fatto dello scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, morto oggi a 89 anni, uno dei grandi nomi della letteratura mondiale. Un successo di pubblico e critica che ha visto la sua consacrazione nel Nobel ricevuto nel 2010. I suoi primi passi come autore sono da far risalire al 1959 con una raccolta di racconti, quando lavorava come giornalista, ma il suo vero debutto come scrittore è datato 1963, quando pubblicò il romanzo dissacrante La città e i cani, che piacque in Europa, mentre venne bruciato in piazza a Lima perché ritenuto «comunista». (La Stampa)
La notizia riportata su altri media
Sarà il libro che lo consacrerà nel pantheon dei narratori latinoamericani ma anche quello … (la Repubblica)
A riferire l’accaduto alla stampa è stato il figlio Alvaro Vargas Llosa tramite i social. Lo scrittore e drammaturgo peruviano naturalizzato spagnolo è deceduto a Lima in Perù all’età di 89 anni e “in pace circondato dalla sua famiglia”. (il manifesto)
È morto lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, Nobel per la letteratura nel 2010, autore di capolavori come Conversazione nella cattedrale e protagonista del dibattito politica e culturale tra America Latina ed Europa (Oggi)

Saggista oltre che autore di romanzi ha racconta la politica e il potere che opprime gli individui. (Vanity Fair Italia)
Innovatore del romanzo realista, ha segnato la cultura con opere e polemiche, lasciando un'eredità letteraria e politica senza eguali (AGI)
Mario Vargas Llosa è morto a 89 anni nella sua Lima, circondato dall’affetto della famiglia. Il Nobel per la Letteratura 2010 è stato una delle voci più importanti del realismo sudamericano, tra politica e romanzo. (Virgilio)