Grayscale è il primo fondo d'investimento ad inviare un 'Form 10' alla SEC

Cointelegraph Italia ECONOMIA

Grayscale non è l'unico fondo che cerca di offrire agli investitori una più semplice esposizione al Bitcoin.

Il fondo di investimento in Bitcoin (BTC) Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) ha depositato il "Form 10" presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, divenendo il primo fondo di criptovalute a segnalare ufficialmente la propria attività all'organo di regolamentazione.

Recentemente anche VanEck, società per la gestione degli investimenti, ha lanciato il suo Bitcoin Trust emettendo tuttavia solo quattro Bitcoin durante la prima settimana. (Cointelegraph Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dato questo update, gli utenti dovranno convertire i propri vecchi DAI in SAI, visto che dopo l’aggiornamento il vecchio sistema perderà valore. Tra poche ore verrà avviato un aggiornamento di Maker DAO che porterà alla creazione dei nuovi Multi-collateral DAI. (Cryptonomist)

Il Galaxy Bitcoin Fund richiederà un investimento minimo di 25.000$ e consentirà agli investitori di ritirare i propri fondi su base trimestrale. Secondo quanto dichiarato da Novogratz a Bloomberg, i nuovi fondi hanno l'obiettivo di portare "la parte ricca dell'America" nei mercati delle criptovalute. (Cointelegraph Italia)

Durante questo arco di tempo, AlyCoin pianifica di distribuire 35 milioni di token in lotti da 5 milioni ciascuno. Un organo spagnolo di vigilanza finanziaria ha esposto le proprie preoccupazioni su AlyCoin, un token basato su Ethereum (ETH). (Cointelegraph Italia)

Accade ad esempio in una trasmissione in diretta della CNN dove Travis Kling, un ex portfolio manager ed ora CIO del fondo Ikigai Asset Management, si esprime in questi termini citando Bitcoin:. Bitcoin è una assicurazione contro l’irresponsabilità delle politiche fiscali e monetarie dei governi e delle banche centrali. (Finanza.com)

Il co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha cambiato il nome del suo profilo Twitter ufficiale sostituendolo con il suo ENS (Ethereum Name Service). Questa funzionalità in realtà esiste già da più di due anni, ma all’inizio venivano usati solo per denominare gli indirizzi Ethereum. (Cryptonomist)

Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. (Cryptonomist)