Sumy: lo straziante video dell’attacco russo dall’interno della chiesa durante la messa

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L'attacco è avvenuto nel giorno della Domenica delle Palme Nuove immagini scioccanti arrivano da Sumy, in Ucraina, e documentano l’attacco russo avvenuto proprio nel giorno della Domenica delle Palme. Ai primi video diffusi subito dopo il bombardamento, se ne aggiungono ora altri che ne mostrano la drammaticità in tempo reale. Il bombardamento in diretta Durante la celebrazione della messa, trasmessa in diretta su YouTube, le esplosioni interrompono bruscamente il rito. (TGLA7)
Ne parlano anche altri media
Gli Stati Uniti hanno comunicato agli alleati del G7 che non appoggeranno una dichiarazione di condanna dell'attacco più sanguinoso della Russia contro l'Ucraina nel 2025 sferrato domenica a Sumy perché intendono mantenere i negoziati con Mosca in carreggiata. (RaiNews)
“L’Ucraina è uno Stato sovrano e tutti i territori appartengono allo Stato unitario dell’Ucraina. Pertanto, ancora una volta, solo il popolo ucraino può parlare dei territori del nostro Stato. E sapete che per noi è una linea rossa riconoscere qualsiasi territorio temporaneamente occupato come non ucraino, ma russo”. (lapresse.it)
Il rifiuto degli Stati Uniti di sottoscrivere una dichiarazione di condanna del G7 per l’attacco russo alla città ucraina di Sumy –35 civili uccisi e decine di feriti– in un bombardamento deliberato– non è soltanto un cedimento morale. (La Stampa)

Nella tradizione cristiana, la domenica delle Palme «celebra» l'ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme pochi giorni prima della sua Passione. Due missili russi Iskander, a pochi minuti di distanza, hanno trasformato un luogo civile e pacifico in una landa di morte e distruzione con almeno 34 morti e 114 feriti (sopra, nella foto Afp scattata da Oleg Voronenko). (Corriere della Sera)
Il primo si è abbattuto sul centro della città alle 10.11 locali, il secondo alle 10.13. Cioè, per raddoppiare le vittime. (Avvenire)
Pesano i 200 morti civili da quando è partito il confronto diretto tra Washington e Mosca, e i 70 missili, i 2200 droni esplosivi e più di 6mila bombe aeree conteggiati ieri dal capo della diplomazia ucraina, Andrii Sybiha. (Il Gazzettino)