Inter a tratti ingiocabile, Fiorentina deve sfruttare i momenti





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Fabio Galante, ex calciatore e oggi opinionista, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola in vista del doppio scontro tra Fiorentina e Inter, partite che si annunciano complesse e decisive per entrambe le squadre. "L’Inter non gioca sempre a mille, è normale, lo abbiamo visto anche nel derby", ha dichiarato Galante, sottolineando come i nerazzurri, pur essendo una delle formazioni più forti del campionato, mostrino talvolta fasi di difficoltà che la Fiorentina potrebbe sfruttare. "Saranno due partite difficili", ha aggiunto, evidenziando l’importanza di approfittare di quei momenti in cui l’avversario rallenta il ritmo.
La sfida, in programma giovedì 6 febbraio, rappresenta il recupero della quattordicesima giornata di Serie A, sospesa lo scorso 1 dicembre dopo soli sedici minuti di gioco a causa del malore occorso a Edoardo Bove, giocatore della Roma, durante un’altra partita in corso nello stesso momento. Un episodio che aveva portato all’immediata interruzione dell’incontro, lasciando in sospeso un confronto che ora si ripropone con tutto il suo carico di incognite.
Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina, ha fatto il punto sulla situazione della squadra in conferenza stampa, rivelando alcune criticità legate ai recuperi. Cataldi, Adli e Colpani, tre giocatori chiave, sono ancora in dubbio per la partita, anche se un leggero ottimismo sembra aleggiare sulle condizioni di Colpani. Tuttavia, il vero problema per i viola è legato al regolamento: nei recuperi delle gare sospese dopo l’inizio, possono essere schierati solo i giocatori tesserati alla data dell’evento originale. Questo significa che Palladino non potrà contare sui nuovi acquisti arrivati durante il mercato di gennaio, tra cui Valentini, Pablo Marì, Folorunsho, Ndour, Fagioli e Zaniolo, rinforzi che avrebbero potuto dare un’impronta diversa alla partita.
Al contrario, l’Inter ha mantenuto una rosa più stabile, con Zalewski come unico arrivo invernale, ma potrà comunque contare su una squadra solida e affiatata. La differenza tra le due formazioni, quindi, potrebbe risiedere proprio nella capacità della Fiorentina di sfruttare al meglio le risorse disponibili, cercando di colpire nei momenti in cui l’Inter mostrerà segni di cedimento.
La partita, oltre al valore sportivo, porta con sé anche un significato simbolico, legato alla memoria di Davide Astori, capitano della Fiorentina scomparso prematuramente, il cui ricordo continua a unire tifosi e giocatori. Un’occasione per dimostrare, ancora una volta, che il calcio va oltre il semplice risultato, toccando corde più profonde e umane.