Il Papa: "Un pensiero speciale a medici e infermieri morti a causa del Covid: sono eroi"

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Lo ha rivolto Papa Francesco in un messaggio - letto da monsignor Vincenzo Paglia - inviato in occasione della Giornata nazionale in memoria dei medici e degli odontoiatri scomparsi per il Covid-19.

"Mi unisco spiritualmente a quanti sono riuniti al significativo evento commemorativo e invio il mio benedicente saluto", ha concluso

"Di fronte a tanta oblatività - ha continuato Francesco nel Messaggio -, l'intera società è stimolata a testimoniare sempre più l'amore al prossimo e la cura degli altri, specialmente i più deboli. (Rai News)

Su altri giornali

Si chiama indifferenza: quella con cui gli infermieri gioco forza si sono abituati a vivere da tempo. I nostri 1400 euro al mese di media urlano vendetta ogni giorno, ci fanno salire la rabbia all’acme! (Nurse Times)

La Redazione aveva contattato gli infermieri dell’Ospedale di Lodi, dove la situazione appariva già drammatica, ma ancora sotto controllo. 21 febbraio 2020. (InfermieristicaMente)

Il messaggio del Papa è stato letto dall'arcivescovo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, a conclusione della cerimonia commemorativa promossa dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. (l'Adige)

Daniele Celin ed Elisa Nava, ne sono la più recente dimostrazione” precisa Maria Cristina Berti, Dirigente Infermeristica Responsabile Area Emergenza e 118 Del sistema 118, fatto di cultura dell’emergenza, formazione, professionisti e tecnologie, che agisce per recuperare tempo e garantire il miglior percorso di cura e assistenza alle persone. (AssoCareNews.it)

“Gli iscritti al nostro ordine provinciale sono 3.300, mentre sono 13 mila in tutta la Sicilia – ricorda Macaluso. Insieme, l’uno accanto all’altro, così come accade ogni giorno nel nostro sistema sanitario nazionale, a sostegno di una sempre più efficiente tutela della salute". (PalermoToday)

L’andamento della mortalità rispecchia i picchi delle fasi pandemiche, spiegano ancora, ma mentre nella prima fase i decessi si concentravano quasi tutti a Nord, nella seconda sono purtroppo spalmati su tutto il territorio nazionale. (GenovaToday)