Venezia 2024: The Brutalist, un film tra amore, guerra e architettura. La recensione

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Adrien Brody interpreta un architetto ebreo emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Attraverso la costruzione di un edificio in stile brutalista, un emozionante viaggio nel geni e nella sregolatezza. Come ha dichiarato il regista Brady Corbert: ”Un’opera sui traumi generati dalla Seconda Guerra Mondiale e dedicata a quegli artisti che non hanno potuto realizzare la propria visione” Come diceva Carmelo Bene: "Il talento fa quello che vuole, il genio quello può”. (Sky Tg24 )

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Se c’erano ancora dubbi sulla smodata dose di talento, arroganza, ambizione dell’americano Brady Corbet, The Brutalist serve proprio a stagliarsi davanti ai nostri occhi senza mezze misure, in 70mm Vistavision, imponente e levigato come un tempio. (Sentieri Selvaggi)

The Brutalist. La recensione del film di Brady Corbet