GREEN PASS - Fipe: "Massimo rigore in bar e ristoranti, violazioni sotto il 5%"

Napoli Magazine ECONOMIA

Su oltre 8mila controlli effettuati dai carabinieri dei Nas, le sanzioni hanno riguardato appena il 5% delle imprese.

Tanto da assumersi compiti di controllo che certo non sono propri di chi si occupa di ospitalità”.

Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in una nota

E tra queste, solo una parte sono Pubblici esercizi.

ITÀ. GREEN PASS - Fipe: "Massimo rigore in bar e ristoranti, violazioni sotto il 5%". (Napoli Magazine)

La notizia riportata su altri media

Un’operazione a livello nazionale che ha coinvolto anche Piacenza, dove il monitoraggio, avvenuto nei giorni scorsi, ha visto la collaborazione dei carabinieri della Stazione Principale e della Stazione Levante. (Piacenza24)

E tra queste, solo una parte sono Pubblici esercizi. Su oltre 8mila controlli effettuati dai carabinieri dei Nas, le sanzioni hanno riguardato appena il 5% delle imprese. (La Gazzetta di Sondrio)

Questo non solo in bar e ristoranti, ma anche presso mense di Rsa e case di riposo gestite da aziende nostre associate. L’ 'aggressione 'avviene via social sui profili del ristorante sulle piattaforme specializzate attraverso, appunto, recensioni negative che deindicizzano l’attività nei motori di ricerca. (ImperiaNews.it)

Nelle Marche, nello specifico, sono stati controllati 56 locali, e sono state elevate sette multe per il mancato rispetto delle disposizioni sul pass a carico di avventori, gestori e personale Controlli nei locali e ristoranti, per accertare che tutti siano in regola con il Green pass, obbligatorio per sedersi al tavolo e consumare. (il Resto del Carlino)

E tra queste, solo una parte sono Pubblici esercizi. “Nell’ultimo mese e mezzo i titolari di bar e ristoranti si sono dimostrati straordinariamente diligenti nell’applicazione della norma che li obbliga a verificare il green pass dei clienti che intendono consumare all’interno dei locali. (La Rampa)

Perché i commercianti sono certi di aver individuato questo motivo in più nel reddito di cittadinanza. Hanno il reddito di cittadinanza e non vogliono perderlo, per questo sono anche disposti a lavorare in nero. (TargatoCn.it)