M5S, se Conte in Campo pronti a modifica per ruolo ad hoc. Di Battista non risulta più iscritto

la Repubblica INTERNO

Intanto Alessandro Di Battista è formalmente fuori dal Movimento 5 Stelle.

Altri senatori dovrebbero invece fare un ricorso parallelo con un altro avvocato

C'è firibrillazone nel Movimento 5 Stelle non solo per la composizione del direttorio, ma anche rispetto a un'eventuale ruolo da protagonista di Conte all'interno del partito.

Qualora infatti l'ex presidente del Consiglio dovesse decidere di entrare a pieno titolo nel Movimento 5 Stelle, fonti dei grillino annunciano all'Adnkronos che si potrebbe "modificare lo statuto per creare un ruolo all'altezza" per lui. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

La richiesta dovrebbe essere comunicata dai deputati al termine dell’esame del Milleproroghe Da in alto a sinistra, in senso orario: Emanuela Corda, Andrea Vallscas, Pino Cabras, Massimo Baroni, Andrea Colletti e Alvise Maniero. (Corriere della Sera)

Nel nuovo gruppo vi è anche Massimo Enrico Baroni, deputato nato a Catania Come dicono gli stessi esponenti espulsi dal M5S continueranno a dare voce a "tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dal Governo Draghi, ma che devono poter trovare espressione in Parlamento". (CataniaToday)

I perché dei nostri lettori. “ Leggo La Stampa da quasi 50 anni, e ne sono abbonato da 20. La carta stampata è un patrimonio democratico che va difeso e preservato (La Stampa)

Una soluzione in tal senso sarebbe non lontana: il detentore del simbolo, Ignazio Messina, ha aperto alla possibilità ma ha chiesto che il progetto politico degli ex 5 Stelle sia basato su valori politici comuni. (Il Riformista)

“Guagliò, questo rischia di portarci via almeno il 5%” avrebbe detto Di Maio stando al Corriere in merito a un possibile nuovo partito dell’ex pentastellato, ma i voti potrebbero arrivare anche da fuori il Movimento 5 Stelle (Money.it)

Il nuovo gruppo degli ex grillini annunciano anche una conferenza stampa per presentare il nuovo soggetto politico che preannuncia un grande impegno anche fuori dal Palazzo. Prima con 13 deputati e poi 6 senatori, nasce una nuova componente autonoma nel gruppo Misto, che si chiamerà "Alternativa c’è”, in antitesi al motto thatcheriano “there is no alternative”. (Today.it)