Interruzione corrente: rimborso automatico in bolletta

Studio Cataldi ECONOMIA

Le seconde riguardano da cause e fattori esterne e si dividono in lunghe (oltre i 3 minuti di interruzione), brevi (al di sotto dei 3 minuti) e transitorie (per una frazione di secondo).

L'azienda, comunque, è tenuta a registrare l'evento nel cosiddetto "Registro delle interruzioni", in modo che a un eventuale controllo risulti la motivazione del mancato rimborso in bolletta.

I fornitori non devono riconoscere un indennizzo nel caso in cui l'interruzione sia causata da una calamità naturale. (Studio Cataldi)

Su altre fonti

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell'Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. Secondo gli esperti “Il ritardo nella liberalizzazione era ormai atteso (tempistica effettivamente troppo stretta in assenza di tutte le norme necessarie). (Yahoo Finanza)

Entrambe le proposte chiedono uno slittamento per i clienti domestici al 1 gennaio 2022 mentre per tutti gli altri, i democratici propongono anche uno scaglionamento al 1 gennaio 2021 per i piccoli clienti commerciali, al 1 luglio per i clienti con potenze fino a 16,5kW. (Energia Oltre)

Per il settore elettrico, infatti, i dati dell’Autorità indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. “I numeri sono lontani da quanto aveva ipotizzato il legislatore – afferma il presidente di ARERA, Stefano Besseghini – e la quota di clienti fermi sul mercato tutelato è tutt’altro che residuale. (Consumerismo)

CODACONS: PROROGA INDISPENSABILE, SERVE PIU’ TEMPO. “La proroga del passaggio obbligato al mercato libero è assolutamente indispensabile – afferma il presidente Carlo Rienzi – Gli utenti e le stesse società dell’energia sono impreparati a questo cambiamento e serve più tempo, perché la fine del mercato tutelato rischia di tradursi in un massacro per le tasche dei consumatori: serve garantire massima trasparenza su offerte e tariffe allo scopo di bloccare le speculazioni, e il nostro timore è che l’operazione determinerà una situazione di caos e un pesante incremento delle bollette di luce e gas, come già avvenuto in passato in occasione dell’avvento del mercato libero”. (Il Tabloid)

Sarà il Mise, sentita l'Autorità per l'Energia (Arera) a definire con un apposito decreto, previo parere delle commissioni parlamentari competenti, "le modalità e i criteri di ingresso consapevole nel mercato dei clienti finali tenendo altresì conto della necessità di concorrenza, pluralità fornitori e di offerte nel libero mercato". (Yahoo Finanza)

Di fronte a questo l'Autorità fornisce alcuni elementi per disegnare gli scenari futuri e strumenti utili a prevenire ingiustificati aumenti dei prezzi e alterazioni contrattuali". Per il settore elettrico "i dati indicano che il 56% dei clienti domestici e il 43% dei non domestici erano ancora in regime di tutela nel 2018. (Yahoo Finanza)