Lavoro e digitale: cosa si può fare, quali siti sono vietati, quanto si può esser controllati

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la Repubblica ECONOMIA

L’accesso del datore di lavoro alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore può entrare in contrasto con la disciplina in materia di protezione dei dati personali e con il divieto di controllo del lavoratore. E’ l’avvocato Angelo Di Gioia – dello studio Trifirò & Partners Avvocati – a spiegarci nel dettaglio, con queste domande e risposte, quali sono i limiti alla possibilità per… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Il recente caso di cronaca che ha coinvolto una società sarda di autotrasporto sanzionata dal Garante per la protezione dei dati personali con una multa da 50mila euro ha rimesso in primo piano le regole per la tutela della riservatezza degli autisti di veicoli industriali che sono tracciati durante il lavoro da sistemi di rilevazione satellitare. (TrasportoEuropa)

Stampa la pagina di Gianluca Mariani (cfnews.it)

Ma fin dove può spingersi il datore di lavoro? E soprattutto: quali limiti pone la legge per tutelare i lavoratori? La risposta è chiara: il controllo non può mai trasformarsi in sorveglianza indiscriminata. (Benessere Economico)

Controlli sui dipendenti: limiti legali e best practice per le aziende

Ma oltre alla questione delle sanzioni, questo episodio mette in evidenza la necessità di un’evoluzione culturale e organizzativa nella gestione dei dati all’interno delle imprese di trasporto. (TrasportoEuropa)

L'operazione di controllo è molto semplice e il datore di lavoro può scoprire - in ogni momento - quali sono i dati di utilizzo del mezzo da parte del dipendente. Tuttavia, questo non significa aver diritto a travalicare i limiti imposti dalle regole della privacy. (QuiFinanza)

Recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno ribadito alcuni principi fondamentali sulla legittimità delle verifiche datoriali, sia tramite agenzie investigative sia attraverso l’accesso agli strumenti informatici utilizzati dai lavoratori. (Agenda Digitale)