Sull'uso della liturgia romana preconciliare

SettimanaNews ESTERI

Motu proprio datae “Ecclesia Dei”, 2 luglio 1988: AAS 80 (1998) 1495-1498; BENEDETTO XVI, Litt.

di: Papa Francesco. Lettera Apostolica in forma di Motu «Proprio» del Sommo Pontefice Francesco. «Traditionis Custodes» sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970. Custodi della tradizione, i vescovi, in comunione con il vescovo di Roma, costituiscono il visibile principio e fondamento di unità nelle loro Chiese particolari. (SettimanaNews)

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Il nuovo Ordo è stato promulgato perché si sostituisse all’antico, dopo matura deliberazione, in seguito alle istanze del Concilio Vaticano II. Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino. (Agenzia askanews)

Cari Amici,. ciò che temevamo è purtroppo accaduto: il Motu Proprio restrittivo del Summorum Pontificum è stato pubblicato, insieme ad una Lettera di accompagnamento. Il Motu Proprio e la Lettera accompagnatoria ci sprofondano inevitabilmente nello sconforto, ci tentano alla disperazione, forse potrebbero addirittura indurci alla risposta rabbiosa ed alla ribellione fine a se stessa. (Corrispondenza romana)

È per difendere l’unità del Corpo di Cristo che mi vedo costretto a revocare la facoltà concessa dai miei Predecessori”. Con il Motu Proprio “Traditiones custodes” egli afferma infatti che le celebrazioni del Rito Romano sono quelle indicate da Paolo VI e Giovanni Paolo II “in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II”. (AsiaNews)

La riforma liturgica, infatti, «ha la sua espressione più alta nel Messale Romano, pubblicato in editio typica da san Paolo VI e riveduto da san Giovanni Paolo II. No ad «abusi» nella liturgia. «I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano». (Diocesi di MIlano)

Come anticipato dalla «Verità», il rito antico dovrà essere autorizzato dal vescovo.Prete arrestato per abusi sui minori. È don Emanuele Tempesta, vicario parrocchiale a Busto Garolfo, nel Milanese. (La Verità)

(askanews) - La 'messa in latino', liberalizzata da Benedetto XVI nel 2007, oggi tornata rigorosamente eccezionale per volontà di Francesco, è un tema, apparentemente tecnico, che affonda le radici nel Concilio vaticano II e, a distanza di oltre mezzo secolo, surriscalda gli animi nella Chiesa più di una finale degli europei. (Yahoo Notizie)