Abruzzo, Confindustria: imprese a rischio fallimento tra bollette in aumento e Covid

Il Martino ECONOMIA

Hai parlato nelle scuole, ti hanno invitato a dei festival e tutte cose… Perché non pubblicizzi mai degnamente queste apparizioni?

Male, un dolorino persistente al gomito tra l’altro…. Come mai hai accettato questa intervista?

Entro Pasqua esce un libro, poi sto tentando di creare una specie di podcast, mo vediamo dai.

No dai, alla fine è pur sempre letteratura, poi comunque qualcuno se la leggerà volentieri, stai a vedere. (Il Martino)

Su altri giornali

A testimonianza dell’importanza del tema, erano collegate on-line oltre 120 aziende associate a Confindustria Cuneo, mentre alcune erano rappresentate in sala dai propri vertici. Confindustria ha portato all’attenzione del Governo la questione dell’estrazione del gas italiano. (https://ilcorriere.net/)

Sono stati invitati a partecipare, in persona o collegati in videoconferenza, i parlamentari eletti in provincia di Cuneo. enerdì 14 gennaio, alle 16,30, nella sala “Michele Ferrero” della sede di Confindustria Cuneo, in corso Dante 51, si terrà un incontro sul caro energia, convocato al fine di elaborare proposte per arginare gli aumenti e, di conseguenza, contenerne le ripercussioni sulle aziende. (Cuneocronaca.it)

Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile e anche per questo serve dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica” Per il Partito Democratico è prioritario adottare nuovi provvedimenti e rafforzare le misure adottare dal Governo, dopo i quasi 4 miliardi stanziati alla fine dell’anno scorso”. (Cuneodice.it)

Sul numero di martedì 18 gennaio il servizio sul convegno “Arginare il caro energia: le proposte di Confindustria” Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile – conclude Gribaudo – serve anche dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica». (http://gazzettadalba.it/)

Una situazione drammatica che riguarda un po’ tutti, ma che colpisce in primis aziende cartarie e chimiche, fonderie, aziende di trasformazione alimentare. Eppure, il caro energia sta mettendo in ginocchio alcuni settori della nostra economia che più dipendono, per la loro attività industriale, proprio dalle forniture di metano ed elettricità. (La Stampa)

La via maestra è quella fiscale, con una riduzione della tassazione sul costo della bolletta elettrica. Molte aziende rischiano di chiudere, occorre intervenire il prima possibile e anche per questo – conclude Gribaudo – serve dare continuità all’azione di Governo e garantire stabilità politica” (IdeaWebTv)