Il Mussolini di Marinelli, dibattito sull'empatia e su una grande serie: «M»
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«Mi avete adorato follemente per vent'anni come una divinità. E poi odiato follemente, perché mi amavate ancora. A cosa è servito quell'odio? Guardatevi attorno, siamo ancora tra voi». Quando uscì «La Caduta», con Bruno Ganz che interpretava Adolf Hitler, ci furono reazioni di rigetto. Hanno umanizzato un dittatore, scrisse qualcuno, disturbato da un ritratto intimista, dove il protagonista era un uomo negli ultimi giorni della sua disgraziata vita. (Corriere della Sera)
Su altri giornali
M – Il figlio del secolo è una miniserie televisiva diretta da Joe Wright. (Nocturno)
Il figlio del secolo”. C’è anche un’eccellenza della Tuscia tra i protagonisti di “M. (Civonline)
Milano,18 ottobre 1914: mentre fuori d’Italia crepita il fuoco della “ guerra”, Benito Mussolini, all’epoca tra i leader della corrente massimalista del PSI, previene un’importante riunione della Direzione del PSI a Bologna facendo pubblicare il 18, sull’ “Avanti!” di cui è Direttore responsabile, un lungo articolo di terza pagina, chiaramente interventista (“Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante). (Avanti Online)
Il Figlio del secolo, la serie Sky Originals diretta da Joe Wright, interpretata da Luca Marinelli e scritta dal duo di sceneggiatori Stefano Bises e Davide Serino, è arrivata in streaming il 10 gennaio con i primi due episodi (di otto: ne usciranno poi due a settimana), e accompagnata da grosso carico di giustificazioni. (Cosmopolitan)
Nella serie Sky incarna Mussolini, ma il talento dell'attore romano ha già brillato in film e personaggi agli antipodi Luca Marinelli in "M - Il figlio del secolo" Credit: Sky Fiaba Di Martino (Tv Sorrisi e Canzoni)
Adesso qualcuno fa di Benito Mussolini un personaggio da cinema, uno che ha un suo conflitto e per il quale in certi momenti si può anche parteggiare (è lo strano effetto che fanno i film: si sta sempre dalla parte di chi è in difficoltà, anche se sono degli assassini), le cui paturnie diventano il centro dell’intreccio ma che, in ultima analisi, è un incapace, un cretino e un vanaglorioso, elevato dal contesto in cui si trova e dal suo rapporto con la folla. (Domus IT)