Dal G20 aiuti all’Afghanistan ma senza riconoscere i talebani. Draghi: «Con fatica torna multiculturalismo»

Corriere della Sera INTERNO

E la settimana prossima il governo russo proprio a Mosca ospiterà colloqui bilaterali con i talebani.

Draghi è consapevole che sarebbe «molto difficile aiutare il popolo afghano senza il coinvolgimento talebano.

Draghi:. C’è un mandato ampio di tutti i Paesi del G20 ad un’azione quanto più efficace possibile delle Nazioni Unite.

Il multilateralismo sta tornando: con fatica, ma è lo schema di lavoro dei Paesi più importanti del mondo». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Un rifiuto che è stato ribadito a Doha, nonostante l’incontro sia stato preceduto da un attentato dell’Isis, che ha fatto strage in una moschea di Kunduz. Nato sotto un cattivo auspicio, ed evidentemente forzato rispetto al necessario consenso internazionale, non poteva che risultare del tutto inutile, come in effetti è stato. (il Giornale)

LEGGI ANCHE. Kabul, la giornalista che intervistò i talebani è scappata dall’Afghanistan. Anzi, i talebani considerano infedeli i difensori della democrazia e dei diritti delle donne: li arrestano con vari pretesti e li uccidono». (Vanity Fair Italia)

(LaPresse) -. (LaPresse)

/ Palazzo Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it In reatà è evitabilissima". (Il Gazzettino)

Il 23 settembre il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato che l’Occidente doveva annullare le sanzioni economiche contro i talebani e inviare aiuti umanitari. L’importanza strategica per Pechino. (Tempi.it)

Gli aiuti umanitari. La priorità, per i grandi della terra, è quella di dare una risposta comune alla crisi umanitaria. Mario Draghi definisce così il G20 straordinario sull'Afghanistan fortemente voluto dalla presidenza italiana. (Avvenire)