Il ministro della Sanità: «Indegna la chiusura delle agende. Le Asl vigilino sulle strutture»

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L'Eco di Bergamo SALUTE

Il percorso sembra essere ancora lungo e certo non privo di intoppi, ma Orazio Schillaci, il ministro della Salute da tempo al centro delle polemiche dell’opposizione che lo accusa di aver tagliato i finanziamenti destinati al Fondo sanitario, sembra avere le spalle larghe e sceglie di andare dritto per la propria strada, sicuro che i correttivi che sta pian piano introducendo al funzionamento del Servizio sanitario nazionale daranno i frutti sperati. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altre testate

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Trento, dove, nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante, sono stati celebrati 'Due anni di governo'. TRENTO. "La strada è in salita, le risorse sono limitate, ma quest'anno i fondi a disposizione sono aumentati di 2,5 miliardi e per il prossimo anno di 5 miliardi, non è mai successo, siamo arrivati oltre 136 miliardi e il prossimo anno toccheremo oltre 140 miliardi". (l'Adige)

Medici e infermieri, che avevano aperto una linea di credito nei suoi confronti, sono in rivolta e hanno annunciato uno sciopero generale per il 20 novembre. ROMA Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, non si espone, ma che si aspettasse di più dalla Manovra per la sanità non è un mistero. (ilmessaggero.it)

Martedì 29 ottobre alle 11 al Sangallo Palace Hotel di Perugia All’incontro interverranno anche la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e il sottosegretario agli Esteri, Giorgio Silli. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Un premio alle Regioni virtuose sulle liste di attesa in sanità

Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a Trento, dove, nella sala di rappresentanza della Regione in piazza Dante, sono stati celebrati 'Due anni di governo'. (Tiscali Notizie)

Soprattutto sugli stanziamenti per la sanità. Dopo un decennio di tagli strutturali di governi precedenti pari a 37 miliardi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo prevede la Manovra del governo Meloni, arrivata il 24 ottobre a Montecitorio, che ha stanziato in totale 150 milioni di euro per i prossimi due anni per perseguire questo fine. In particolare, parliamo di 50 milioni per il 2025 e 100 milioni per il 2026. (Il Mattino di Padova)