Federico Crotti e l’omicidio della madre: il video macabro e la confessione





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La notte tra il 12 e il 13 gennaio 2025, in un appartamento di via Wildt, a Milano, si è consumata una tragedia che ha sconvolto il quartiere di Lambrate. Piera Stefanina Riva, 75 anni, è stata trovata morta nella sua casa, inizialmente in circostanze che sembravano riconducibili a una banale caduta. Tuttavia, l’autopsia e le indagini successive hanno rivelato una verità ben più oscura: la donna era stata strangolata. A essere arrestato per l’omicidio è stato suo figlio, Pietro Federico Crotti, 47enne con un passato segnato dalla tossicodipendenza e da episodi di violenza.
Crotti, separato e padre di due figlie, ha una storia personale complessa, che sembra aver raggiunto il suo apice in quella notte di gennaio. Dopo aver ucciso la madre, invece di chiamare immediatamente i soccorsi, ha scattato fotografie e realizzato video del corpo senza vita di Piera Stefanina Riva. In quelle immagini, che hanno un che di macabro e disturbante, l’uomo si è mostrato intento a simulare gesti di affetto verso la madre, come se volesse costruirsi un alibi o, forse, cercare una forma di giustificazione per un gesto che già sapeva indifendibile.
Le indagini, condotte dalla polizia milanese, hanno portato alla luce ulteriori dettagli che hanno inchiodato Crotti. Tra questi, un bonifico effettuato dalla vittima al figlio poche ore prima della morte, che ha attirato l’attenzione degli investigatori. Questo movimento di denaro, unito ai video e alle foto rinvenuti sul telefono dell’uomo, ha contribuito a far luce sulla dinamica dell’omicidio. Nonostante i tentativi di Crotti di mascherare il delitto come un incidente, le prove raccolte hanno permesso di ricostruire una sequenza di eventi che non lascia spazio a dubbi.
La confessione, arrivata durante il trasporto in caserma, è stata altrettanto scioccante. Crotti, in stato di evidente agitazione, ha dichiarato agli agenti: «Ho fatto un disastro, te lo racconto quando pippiamo». Una frase che, oltre a rivelare il suo stato mentale, ha gettato ulteriore luce sulle sue condizioni al momento del fatto. L’uso di sostanze stupefacenti, in particolare la cocaina, sembra aver giocato un ruolo significativo nella vicenda, contribuendo a un’escalation di violenza che ha portato all’omicidio.
Il caso, che ha suscitato forte indignazione, è ora al centro di un’inchiesta giudiziaria che mira a ricostruire ogni dettaglio. Le autorità stanno indagando non solo sulle circostanze dell’omicidio, ma anche sulla vita personale di Crotti, per comprendere se vi fossero segnali premonitori o situazioni di degrado che possano aver contribuito alla tragedia. Intanto, il corpo di Piera Stefanina Riva è stato restituito ai familiari, mentre il figlio rimane in custodia cautelare, in attesa del processo.