Meteo VORTICE POLARE, c’è il rischio del GELO simile al 2018

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Il meteo è una scienza affascinante che attrae l’attenzione di appassionati e ricercatori da tutto il mondo. Molti fenomeni meteo si verificano a diverse altitudini nell’atmosfera e influenzano il clima su larga scala. Uno degli eventi più discussi e studiati nell’ambito delle previsioni meteo è il VORTICE POLARE stratosferico. Questo sistema di bassa pressione si forma sopra le regioni polari e riveste un ruolo fondamentale nella circolazione atmosferica, determinando variazioni di temperatura e dinamiche che possono avere ripercussioni fino alle medie latitudini. (Tempo Italia)
La notizia riportata su altri giornali
Stiamo monitorando con particolare attenzione quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane e arrivano segnali che l’Inverno sembra intenzionato a mostrare il suo volto più rigido e nevoso. (Meteo Giornale)
Anomalia climatica sopra al Polo Nord: stratwarming (riscaldamento stratosferico) Qualcosa di anomalo sta per accadere sopra al Polo Nord: un riscaldamento improvviso, denominato in termine tecnico, in grado di portare alla rottura (o split) il Vortice Polare entro la metà di febbraio con conseguenze dirette poi sul tempo atteso in Europa in Italia. (iLMeteo.it)
Il meteo invernale assume un ruolo fondamentale nella comprensione dei cambiamenti atmosferici su larga scala. Questo fenomeno, che coinvolge la zona atmosferica superiore, potrebbe condurre a una notevole espansione del freddo verso la regione troposferica, dove si manifestano i più comuni fenomeni meteo. (Tempo Italia)

Durante il mese di Febbraio sembra che l’inverno voglia avere un sussulto di orgoglio e non congedarsi come l’ennesima stagione anonima dell’ultimo decennio e più. Quello che si prevede in prospettiva è una situazione meteo alquanto interessante che potrebbe avere significativi effetti anche sul tempo dell’Europa e in Italia. (Tempo Italia)
In queste ore il vortice polare si presenta nettamente più debole del solito, a causa della presenza di un’imponente anticiclone sull’Europa settentrionale, sostenuto anche dall’alta pressione russo-siberiana, che continua imperterrita a destabilizzare questo vasto vortice freddo che avvolge il Polo Nord. (Meteo Giornale)
L’inizio dell’inversione dei venti zonali artici, fra i 10 hPa e i 50 hPa, rappresenterebbe un primo segnale di propagazione di questo intenso riscaldamento fino al confine con la sottostante troposfera. (Ilmeteo.net)