Carburanti, slitta la riforma

Carburanti, slitta la riforma
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
il Giornale INTERNO

Un supplemento di riflessione sul ddl Carburanti. Il Consiglio dei ministri ieri ha rinviato l'approvazione del testo che riforma la disciplina per l'installazione di impianti di distribuzione. Le organizzazioni dei gestori avevano minacciato la serrata contro il provvedimento. Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio hanno immediatamente criticato un'impostazione che, a loro parere, è sbilanciata verso le compagnie petrolifere. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri media

Per l'ammodernamento il decreto dovrebbe stanziare fino a 47 milioni all'anno tra il 2025 e il 2027. Fino a 60 mila euro di contributo per impianti di ricarica elettrica per coprire fino al 50% delle spese sostenute nella riconversione delle stazioni di servizio e 10 mila per i carburanti bio. (LA STAMPA Finanza)

(Teleborsa) - Le associazione dei gestori delle stazioni di rifornimento Faib, Fegica e Figisc/Anisa hanno accolto con favore la decisione del Consiglio dei ministri di rinviare l'esame del Ddl Carburanti che avrebbe dovuto riformare la rete. (Finanza Repubblica)

Le associazioni dei benzinai Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio criticano duramente il ddl sulla riforma delle rete distributiva dei carburanti, all'esame oggi del Consiglio dei Ministri, e annunciano fin da ora la "contrapposizione" al provvedimento con "le necessarie convergenze in Parlamento con i gruppi di maggioranza e di opposizione" e la protesta con la chiusura degli impianti su strade e autostrade. (Tiscali Notizie)

Dl carburanti, arriva la riforma nelle stazioni di servizio: più impianti ecologici dal 2025

Il testo, composto da 11 articoli a cui hanno lavorato il ministero delle Imprese e del Made in Italy e il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, introduce tra le altre cose un Fondo presso il MASE con una dote di 140 milioni di euro per tre anni che servirà a finanziare gli incentivi per la trasformazione dei distributori. (SicurAUTO.it)

Il decreto di riforma della rete carburanti prevede innanzitutto condizioni più rigorose per il rilascio delle autorizzazioni alla distribuzione dei carburanti. In arrivo nuovi distributori, ma solo con almeno un impianto energetico alternativo (Finanza.com)