Covid 19. Contrazione senza precedenti del Pil in Italia nel 2° trimestre 2020: – 12,4%.

il Fatto Nisseno ECONOMIA

Il problema maggiore che determina tale contrazione, secondo l’Istat, va riferito alla domanda per la quale vi è un contributo negativo sia a livello nazionale che estero con uno scarto del -14,4%.

In questo senso, dopo la forte riduzione del primo trimestre (-5,4%), l’economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione del 12,4%.

Gli effetti economici dell’emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate hanno pesato non poco su questo dato. (il Fatto Nisseno)

Su altre fonti

Tra aprile e giugno persi oltre 50 miliardi di euro. Dalla tavole dell’Istat emerge che il valore del Pil nel secondo trimestre del 2020 risulta essersi ridotto di oltre 50 miliardi nel confronto con il precedente trimestre. (L'agone)

Ma per Confindustria i numeri sono peggiori del previsto Leggi su tg.la7. borghi_claudio : Come previsto il rivoto in commissione giustizia ha sbloccato Marattin che è adesso il nuovo presidente della commi… - andreabettini : Il rover @NASAPersevere sta bene: un nuovo aggiornamento della NASA conferma che i problemi tecnici dopo il lancio… - ivanscalfarotto : Nonostante la farsesca seduta fiume in zona Cesarini, la #Puglia di @micheleemiliano, come previsto, non approva la… - unnomenuovo : 'eh che ti cambia se era il primo o l'ultimo boccone' io l'ultimo me lo voglio mangiare in pace come pensavo che av… - MercurioPsi : @lucioluciani pare proprio di sì. (Zazoom Blog)

"Dopo la forte riduzione registrata nel primo trimestre (-5,4%) – scrive Istat - l'economia italiana nel secondo trimestre 2020 ha subito una contrazione senza precedenti (-12,4%) per il pieno dispiegarsi degli effetti economici dell'emergenza sanitaria e delle misure di contenimento adottate". (Panorama)

«Prosegue il recupero della produzione industriale in giugno (+2,3%) e luglio (+7,5%). Oltreoceano la battuta di arresto degli Stati Uniti è stata addirittura più brusca, con un calo del pil del 32,9% su base annua. (Corriere della Sera)

Nel terzo trimestre gli economisti si aspettano un rimbalzo, una conseguenza quasi automatica della riapertura delle attività in tutto il Paese. Gli economisti più attenti alle percentuali e all’andamento dei singoli settori vedono con una punta di fiducia i numeri di ieri. (La Stampa)

Il tutto in un Paese ancora in deflazione, dove l'indice dei prezzi al consumo a luglio segna una riduzione dello 0,3%. D'altra parte il secondo trimestre è cominciato in pieno lockdown, che ha colpito interamente aprile. (Avvenire)