IL VIDEO. Nuovo scandalo corruzione Europarlamento: nel mirino lobbisti Huawei

IL VIDEO. Nuovo scandalo corruzione Europarlamento: nel mirino lobbisti Huawei
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il Dolomiti ESTERI

Bruxelles, 13 mar. A più di due anni dal Qatargate, un nuovo scandalo di corruzione si abbatte sul Parlamento europeo: la giustizia belga sospetta che i lobbisti dell'azienda cinese Huawei abbiano corrotto una quindicina di eurodeputati. La polizia federale avrebbe effettuato 21 perquisizioni in abitazioni e uffici di diversi lobbisti che operano per il colosso cinese delle telecomunicazioni, sospettati di aver corrotto attuali o ex parlamentari europei per promuovere la politica commerciale dell'azienda in Europa (il Dolomiti)

La notizia riportata su altri media

Lo riporta “Politico”. “Possiamo confermare che abbiamo un’indagine in corso sulle accuse preliminari di corruzione attiva, falsificazione di documenti, riciclaggio di denaro al Parlamento europeo“, ha affermato un portavoce dell’ufficio del procuratore belga. (StrettoWeb)

Al centro del caso, secondo gli inquirenti, ci sarebbe l'italo-belga Valerio Ottati, direttore degli affari pubblici dell’ufficio di Huawei per l’Unione europea. (Fanpage.it)

Il lobbista Valerio Ottati al centro delle indagini è stato assistente di Nicola Caputo (ex Pd) e Crescenzio Rivellini (Pdl) (LAPRESSE)

Blitz all’alba tra Belgio e Portogallo: perché i lobbisti Huawei sono accusati di corruzione a parlamentari Ue

Tutto su Valerio Ottati, il lobbista di Huawei sospettato di corruzione all’Europarlamento Cosa sappiamo sull'indagine per corruzione al Parlamento europeo e sul presunto ruolo di Valerio Ottati, direttore degli affari pubblici di Huawei nell'Unione ed ex-assistente di due europarlamentari. (Start Magazine)

Uno scenario che minerebbe la credibilità dell’Aula di Bruxelles, già messa a dura prova due anni fa dallo scandalo Qatargate – la cui indagine è ancora in corso. (EuNews)

Maxi-operazione della polizia giudiziaria tra Belgio e Portogallo: all’alba un centinaio di investigatori, su ordine del giudice istruttore e della procura federale, hanno condotto perquisizioni a tappeto a Bruxelles , in Vallonia, nelle Fiandre e in Portogallo fermando diversi lobbisti legati al colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei (Il Sole 24 ORE)