Emergenza pandemia - Covid, l’Istituto superiore di Sanità chiarisce: «I positivi asintomatici vanno conteggiati tra i casi»

LaC news24 SALUTE

Ma la definizione di caso utilizzata nella sorveglianza epidemiologica definisce le misure di auto-sorveglianza e quarantena?

Pertanto, la definizione di caso usata in sorveglianza non riveste alcun ruolo nel definire le misure di auto-sorveglianza e quarantena.

«I positivi asintomatici vanno conteggiati tra i casi Covid».

La definizione di caso utilizzata per la sorveglianza è la stessa dal dicembre 2020 ed è disponibile online sul sito del centro. (LaC news24)

Su altre testate

Il monitoraggio, secondo gli esperti dell’Iss: «deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)». (Open)

Roma, 13 gennaio 2022 - La sorveglianza "deve contenere tutti i positivi" e non solo i casi sintomatici. La definizione di caso utilizzata nella sorveglianza epidemiologica definisce le misure di isolamento? (QUOTIDIANO NAZIONALE)

14.01.2022, Sputnik Italia. 2022-01-14T08:43+0100. (Sputnik Italia)

Gli esperti affermano che la definizione di caso di sorveglianza deve contenere tutti i positivi e non solo i casi di “sintomatologia più indicativa”, cioè sintomi respiratori, febbre elevata e alterazione di gusto e olfatto. (Fanpage.it)

FAQ ISS Di. La sorveglianza per controllare l’evoluzione della pandemia “deve contenere i positivi e non solo i casi con sintomatologia più indicativa di Covid-19 (sintomi respiratori, febbre elevata, alterazione gusto e olfatto)”. (Orizzonte Scuola)

Il primo: l’Ecdc (organismo europeo di controllo delle malattie) «non ha cambiato la definizione di caso utilizzata per la sorveglianza delle infezioni da Covid». Una scelta sbagliata soprattutto se a motivarla fosse solo il tentativo di evitare il passaggio in zona arancione e le restrizioni conseguenti. (Corriere della Sera)