Ha stuprato una bambina di 11 anni, il sardo Massimiliano Mulas in carcere: scena muta davanti al gip

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E’ stato convalidato il fermo, con la custodia cautelare in carcere, per il 45enne accusato di aver aggredito e violentato giovedì scorso a Mestre una ragazzina di 11 anni che aveva seguito per strada all’uscita dalla palestra per poi stuprarla nel portone di casa. Massimiliano Mulas, 45 anni, sardo di Tempio Pausania, resta rinchiuso nel carcere di Venezia, dove oggi si è presentato all’interrogatorio di garanzia con il gip. (Casteddu On line)
La notizia riportata su altri giornali
Una vicenda terribile e inquietante, resa ancora più inaccettabile dal fatto che Mulas avesse alle spalle diversi precedenti relativi al medesimo reato. Una ragazzina di 11 anni che stava rientrando a casa in viale San Marco, è stata assalita dal 45enne Massimiliano Mulas, che l'ha spinta all'interno dell'androne del palazzo per abusare di lei. (il Giornale)
Sassari «Orrore, ripugnanza, un misto di impotenza e dolore», sono le parole che sceglie il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, per commentare la violenza su una bambina di 11 anni a Mestre. L’aggressore è Massimiliano Mulas, 45 anni, originario di Tempio Pausania, per il quale è stato convalidato il fermo, con la custodia cautelare in carcere. (La Nuova Sardegna)
Sono trascorse pochissime ore dalla brutale violenza aggravata. (ANTENNA TRE)

/04/2025 MESTRE – La Lega invoca la castrazione chimica, Fratelli d’italia lancia un monito al governo e il Partito Democratico presenta un’interrogazione parlamentare. Da ogni parte politica la richiesta è la stessa: capire perchè un soggetto cosi pericoloso fosse libero di agire indisturbato. (ANTENNA TRE)
Sassari Fermo convalidato per violenza sessuale sulla bimba di 11 anni a Mestre, dopo la scena muta davanti al gip, Massimiliano Mulas resta nel carcere di Santa Maria Maggiore. (La Nuova Sardegna)
“Con le dinamiche del caso che sembrano ben delineate, di fronte a quanto avvenuto la sera di giovedì scorso a Mestre non può che esserci spazio per una grande indignazione oltre che per una profonda riflessione da cui tutta la società non si può esimere. (AltoVicentinOnline)