Pensioni, a maggio novità nell'assegno: «Nuove detrazioni di imposta e conguagli a debito». Cosa cambia

Pensioni, a maggio novità nell'assegno: «Nuove detrazioni di imposta e conguagli a debito». Cosa cambia
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Leggo.it ECONOMIA

Pensioni. Come avvenuto nel mese di aprile, anche per l'assegno di maggio - in pagamento a partire dal 2 visto che il 1° è un festivo - è in arrivo il ricalcolo della tassazione dell'importo (con annessi eventuali conguagli a debito). Infatti il rateo risentirà dell'adeguamento delle detrazioni di imposta. Come previsto dalla legge di bilancio 2025, infatti, cambiano infatti le detrazioni per i figli (a altri familiari) a carico. (Leggo.it)

Su altri media

Il sistema pensionistico italiano, pur con pressioni crescenti, rimane al momento sostenibile. Dopo il forte impatto dell’inflazione degli anni scorsi, il ritmo delle rivalutazioni si è attenuato, ma la spesa per le pensioni continua a crescere in modo costante, con previsioni che indicano un’ulteriore accelerazione nei prossimi anni. (Nicolaporro.it)

Portafoglio più gonfio dal 2026? Dal prossimo gennaio, gli assegni pensionistici torneranno a crescere, anche se l'incremento sarà piuttosto contenuto. Questo perché l’inflazione, dopo una fase di rallentamento, ha ricominciato a salire nel 2025, pur restando su livelli moderati grazie all’azione della Banca Centrale Europea. (Il Gazzettino)

Questi tagli sono applicabili ai pensionamenti anticipati dal 1° gennaio 2024, con impatti potenzialmente rilevanti sulla quota retributiva di pensione per chi ha meno di 15 anni di contribuzione nel sistema retributivo. (SassiLive)

La rivalutazione fa bene alle pensioni: le nuove cifre a partire dal 2026

Nel 2026, l'importo delle pensioni potrebbe aumentare, anche se in modo contenuto. Le prime proiezioni contenute nel Documento di economia e finanza, approvato il 9 aprile dal governo, indicano un incremento dello 0,8% per l'anno successivo. (QuiFinanza)

Nel 2026 gli assegni pensionistici subiranno un lieve aumento, effetto dell’adeguamento all’inflazione, ma non mancano notizie meno positive per chi si prepara a uscire dal mondo del lavoro nei prossimi due anni. (Corriere dell'Economia)

Gli aumenti delle pensioni non saranno uniformi ma calcolati in tre distinti livelli come ha stabilito la legge 448 del 1998: nel dettaglio si avrà il 100% della rivalutazione per gli importi che arrivano fino a quattro volte il minimo, il 90% per gli importi tra quattro e cinque volte il trattamento più basso e il 75% per la parte che supera le cinque volte. (il Giornale)