Nova Gorica e Gorizia capitale della cultura europea 2025: storia di due città che sono diventate una sola

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«Sul confine c’erano i druse ("compagno" in sloveno, ndr) che passeggiavano su e giù, con i mitra sulle spalle e i cani lupo: se ti avvicinavi troppo ti urlavano "Stoj!", "Alt". Ai controlli ti chiedevano cos’avevi da dichiarare e se dicevi «niente» non ti credevano. Una volta, da bambina, avevo con me un pacco di biscotti per la nonna che abitava in Jugoslavia e la guardia di confine ha voluto controllarli. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
“In un mondo caratterizzato da crescenti tensioni e da conflitti e dall'abbandono della cooperazione come elemento fondante della vita internazionale. Slovenia e Italia hanno saputo dimostrare che è possibile scegliere la via della cooperazione”. (Il Sole 24 ORE)
Leggi tutta la notizia 'Gorizia e Nova Gorica celebrano la cultura dei confini', contro 'gli estremismi nazionalisti', e 'l'oscurantismo della guerra e del conflitto'. (Virgilio)
La cerimonia di inaugurazione della 'Prima Capitale europea della cultura transfrontaliera GO 2025', con i presidenti della Repubblica Mattarella e della Slovenia Nataša Pirc Musar. (Corriere TV)

Un muro, come a Berlino. Nel 1947, dopo la guerra, il trattato di Parigi divise Gorizia a metà. (la Repubblica)
Nova Gorica e Gorizia assieme per festeggiare la prima Capitale europea transfrontaliera della Cultura. Ieri, 8 febbraio, la grande cerimonia inaugurale e non è una data a caso perché in Slovenia è festa nazionale, la Giornata della Cultura slovena, in ricordo del poeta France Prešeren morto l’8 febbraio del 1849. (il manifesto)
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Gorizia-Nova Gorica, capitale europea della cultura. Significa indicare una strada di autentico progresso". (la Repubblica)