Quando il dolore diventa musica: il ricordo sulle note del Requiem di Donizetti

Addolorato per la notizia, Donizetti iniziò il Requiem.

Solo la musica traduce quello che le parole non riescono a dire e in questo Requiem si fa preghiera.

«È una grande messa da Requiem.

Era l’ottobre 1835 quando Gaetano Donizetti seppe della morte di Vincenzo Bellini, che stimava, «pur avendolo visto solo quattro volte a teatro — racconta Fabbri —.

Sarà un momento di unità nazionale per onorare le vittime della pandemia, che non hanno avuto un rito di saluto». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Su altre fonti

L’Italia intera, stasera, rappresentata dal presidente Mattarella, sarà al cimitero monumentale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriverà stasera, domenica 28 giugno alle 20,25 a Bergamo (Prima Treviglio)

Divieto di transito (eccetto autorizzati) invece previsti in viale Pirovano, in piazzale del Cimitero, in via Boito, in via Cimarosa, in via Gastoldi, in via Vivaldi, in via Rubini, in via Serassi, in via SS. Prima dell’esecuzione, il direttore artistico del festival Donizetti Opera Francesco Micheli leggerà l’Addio ai monti dai Promessi sposi di Alessandro Manzoni (BergamoNews.it)

I musicisti dell’orchestra e cantanti del coro del Donizetti Opera, tutti distanziati, nella piazza antistante il cimitero Monumentale di Bergamo. Quel silenzio, poco prima dell’attacco del direttore, Riccardo Frizza, era già una preghiera, un sacro raccoglimento corale senza suoni o parole. (BergamoNews.it)

I cittadini bergamaschi, impossibilitati ad assistere alla commemorazione per via delle vigenti regole sul contenimento del coronavirus, sono rappresentati dai 243 sindaci della provincia. (BergamoNews.it)

«Fare memoria significa anzitutto ricordare i nostri morti e significa anche assumere piena consapevolezza di quel che è accaduto. (L'Eco di Bergamo)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di commemorazione dedicata alle vittime bargamasche del covid-19, Bergamo 28 giugno 2020. (L'Eco di Bergamo)