Le scuole sono riaperte davvero? Alunni e prof ostaggio delle Regioni

QUOTIDIANO.NET INTERNO

Come se non bastasse, si registrano manifestazioni di protesta in varie città italiane per chiedere che tutti gli studenti, indipendentemente dall’età, possano frequentare in presenza anche in zona rossa

Dal distanziamento all’areazione ognuno va per conto suo per garantire una "scuola sicura".

Significa che il professore sarà in classe, gli studenti forse sì, forse no.

Scuole aperte fino alla prima media ovunque, anche in zona rossa. (QUOTIDIANO.NET)

La notizia riportata su altri media

Rispettando, come è sempre stato, le regole anticontagio i bambini sono entrati nelle loro aule con passo affrettato e deciso ma con un’unica preoccupazione che gironzolava nella loro mente. “Saranno i giorni e le distanze sarà la nostalgia ma ogni volta che torni da quella speranza sei già a casa tua!”. (varesenews.it)

Riapertura scuole superiori senza tracciamento e con i mezzi pubblici a rischio contagio: i presidi non si fidano e chiedono maggiore sicurezza Di. Questo vuol dire che gli studenti che dovranno prendere i mezzi pubblici per andare a scuola in potenza rischiano di contagiarsi. (Orizzonte Scuola)

(LaPresse) – “Lunedì i ragazzi delle seconde e terze medie tornano in classe, mentre, per quelli delle superiori, per ora sarà possibile dal 50 al 75 per cento”. Milano, 9 apr. (LaPresse)

"Nessuno di loro è stato escluso dalla scuola in presenza", le ha risposto la direttrice dell'Usr E' questo uno dei dati più interessanti emersi oggi nel corso dell'audizione di Daniela Beltrame, direttrice dell'Ufficio scolastico regionale (Usr), in VI Commissione. (TriestePrima)

Poi c’è Robin, 17enne, studente di Informatica che trascorre almeno 18 ore della giornata nella sua stanza. Come Allegra, 17 anni, studentessa del liceo artistico Ripetta di Roma, che segue le lezioni dal cellulare. (La7)

Parole del presidente della Regione Attilio Fontana che analizza i numeri in miglioramento riguardo il Covid. Come sempre, i verdetti arriveranno il venerdì, ma una bozza dei calcoli da parte dell’Istituto Superiore di Sanità è arrivata a Roma. (Tecnica della Scuola)