Da Beppe Grillo ok a Raggi bis, ma il Pd dice no: “Impossibile sostenerla”

Fanpage.it INTERNO

Con un post pubblicato ieri su Facebook, il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, ha dato il suo via libera alla ricandidatura di Virginia Raggi a sindaca di Roma.

Bettini: "Non sosterremo Raggi in alcun modo". Appare sfumata, quindi, ogni ipotesi di alleanza giallorossa almeno per quanto riguarda la Capitale.

Insomma, i 5 Stelle sembrano aver deciso in vista delle prossime elezioni amministrative: Raggi correrà di nuovo per la poltrona più importante del Campidoglio. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Credo che, a poco più di tre mesi dal voto, sia un atto dovuto soprattutto nei confronti dei cittadini: siamo tutti ormai stanchi dei giochetti da vecchia politica'', ha scritto la Raggi, auspicando che sia la base del Movimento a esprimersi Chi sta con Virginia, sta con il MoVimento". (Adnkronos)

L’appoggio a Virginia Raggi arriva direttamente da Beppe Grillo sul suo profilo Twitter, con una foto che li ritrae insieme e la scritta: “Aridaje”. Le parole di Grillo arrivano poco prima di quelle pronunciate da Lugi Di Maio, attuale ministro degli Esteri. (L'HuffPost)

«Roma ha bisogno ancora di te! Chi sta con Virginia, sta con il Movimento», scrive telegraficamente Grillo sui social, accompagnando il post a una foto con la sindaca della Capitale con la scritta «Aridaje!». (Open)

Al momento si sa solo che il direttorio si farà ma non subito. E che in sostanza invita a spostare il voto per la elezione dei cinque membri del direttorio del Movimento 5 stelle. (Liberoquotidiano.it)

E allora De Vito, pentastellato che sostiene sì Raggi e la sua ricandidatura ma spesso viaggia su binari paralleli, sempre pronto a portare avanti battaglie che non necessariamente lo vedono allineato alla sindaca, ora chiede chiarezza. (RomaToday)

Roma ha bisogno ancora di te! pic.twitter.com/ml7hg1FPWL — Beppe Grillo (@beppe_grillo) February 21, 2021. Poche parole, quelle di Grillo, che però rischiano di spostare gli equilibri e si inseriscono in una competizione elettorale ancora in forte evoluzione. (Il Fatto Quotidiano)