Bonus 600 euro: a quali lavoratori spetta e come richiederlo

In Terris ECONOMIA

Questi professionisti non devono essere titolari di pensione né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.

A chi spetta il bonus. L’indennità di 600 euro per il mese di marzo, spiega l’Inps, è destinato ai liberi professionisti titolari di partita Iva attiva al 23 febbraio e ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi nella stessa data.

Un bonus che ad aprile dovrebbe salire a 800 euro o essere correlato al reddito dell’anno precedente. (In Terris)

La notizia riportata su altri media

Una corsa ingiustificata, visto che le risorse non erano riservate ai primi accessi, come in un clickday, ma disponibili per tutti; ma in ogni caso la corsa al click - complice una comunicazione evidentemente non chiara - ha messo in difficoltà l’Istituto. (Il Sole 24 ORE)

Il sito dell'Istituto, nelle sue istruzioni online , riportava per ogni categoria di lavoratore coinvolto la stessa dizione: "In ragione di quanto sopra, l'Inps riconosce l'indennità in base all'di presentazione delle domande". (la Repubblica)

Insomma in circa 12 mesi di gestione Inps le gaffe e gli errori di Tridico non si contano più. Ha passato infatti i mesi che hanno preceduto la sua nomina a studiare il taglio sulle pensioni d’oro. (ilGiornale.it)

Chi fa domanda di congedo straordinario, tuttavia, non potrà accedere alla richiesta del bonus baby sitter di 600 euro. Le domande saranno soddisfatte in ordine di presentazione in caso di esaurimento fondi. (Il Mattino)

Ma sulla cortina che Tridico costruisce intorno a sé si scaglia una serie di considerazioni che la rendono alquanto fragile. La catena di fiducia tra l’Istituto e i cittadini, focalizzata sulle domande da presentare per ottenere il bonus da 600 euro, si è spezzata. (L'HuffPost)

Non solo: milioni di italiani che hanno tentato di collegarsi al sito dell’Inps stanotte e stamani si sono trovati davanti la schermata ‘il servizio è temporaneamente inattivo, si prega di riprovare più tardi’. (L'HuffPost)