Caso Floyd, l'ex agente chiede un nuovo processo

Ticinonline ESTERI

Una su tutte il filmato virale che mostra l'ex agente premere il ginocchio sul collo di George Floyd per 9 minuti e 29 secondi.

Anzi, era attesa ed è una prassi piuttosto comune nel caso di processi che si concludono con una condanna.

Ai giurati viene invece rimproverata una «cattiva condotta» così come il fatto di essersi lasciati «intimidire» dalle «pressioni dovute alla questione razziale» durante il processo. (Ticinonline)

La notizia riportata su altri giornali

Si accusa anche la corte che ha condannato l'ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. I legali di Derek Chauvin, l'ex agente della polizia di Minneapolis condannato per la morte del 46enne afroamericano George Floyd, hanno presentando ricorso in appello. (Gazzetta di Parma)

Si accusa anche la corte che ha condannato l’ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. Nel ricorso si legge che Chauvin non avrebbe potuto avere un giusto processo a causa di quanto accaduto prima con le manifestazioni e le proteste guidate dal movimento Black Lives Matter. (Ticinonews.ch)

Mitchell è stato fotografato con indosso una maglietta del movimento Black Lives Matter con la scritta "Toglimi le ginocchia dal collo", e ciò è bastato a definirlo non abbastanza imparziale. (Fanpage.it)

Si accusa anche la corte che ha condannato l’ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. Nella richiesta si legge come a Chauvin sia stato negato il diritto a un giusto processo e per questo ne chiedono un altro. (Corriere del Ticino)

Infine, i giudici sono accusati di non essere stati in grado di isolare la giuria visto l'ambiente ostile all'imputato, sottoponendo così i giurati a possibili intimidazioni o al timore di rappresaglie Si accusa anche la corte che ha condannato l'ex agente di aver abusato della sua discrezione, negando in particolare la richiesta per un cambio di sede del processo. (RSI.ch Informazione)

E questo perché, sostiene l'avvocato Eric Nelson, al poliziotto di Minneapolis è stato negato il diritto a un processo equo. Chauvin rischia fino a 40 anni di carcere (Adnkronos)